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Albo Unico, attenti al rischio Far West

12/4/2014

La notizia che Nafop voglia ripercorrere la strada di un apposito Albo per i soli consulenti finanziari ha riportato in luce vecchi timori. Ecco il parere di Mauro Rufini (Felsa Cisl).


Non si placa il dibattito scaturito dalle indiscrezioni pubblicate su Advisoronline in merito al contenuto della lettera inviata da Nafop ai suoi associati, all'interno della quale l'associazione chiedeva di non cancellare l'aggettivo indipendente e di riconsiderare l'ipotesi di un Organismo separato da APF per i fee only. Dopo gli interventi di Assoreti, Ascosim e Anasf, interviene anche la FeLSA CISL che, per voce di Mauro Rufini, responsabile nazionale dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) Felsa Cisl, invita tutti ad un maggiore responsabilità per evitare il Far West.

 

"L’avevamo detto nel luglio scorso e i fatti sembrano darci ragione" scrive Rufini. "Avevamo lanciato un richiamo all’unità per fare “rete”, per far si che il mondo della promozione e della consulenza finanziaria abbia finalmente regole e un contesto normativo di riferimento chiaro e definito. Al mancato avvio del nuovo Albo, sta ora cercando di dare una soluzione il DDL 1559 in discussione al Senato. Ma ancora una volta sembra che non tutte le parti interessate siano d’accordo sulla soluzione proposta".

 

Ma la notizia che Nafop voglia ripercorrere la strada di un apposito Albo per i soli consulenti finanziari ha riportato in luce vecchi timori, per questo Rufini ricorda che la soluzione di un albo solo per consulenti "non ha mai visto la luce per i ritardi del legislatore ma anche e soprattutto per oggettive difficoltà di carattere economico e di numeri di questi professionisti. La soluzione individuata con un nuovo Organismo a partire dall’attuale APF, articolato in tre distinte sezioni era ed è tuttora una soluzione normativa utile che anche la Felsa Cisl sostiene ed auspica, perché seppur non perfetta è una risposta comunque utile nell’interesse generale".

 

"In questa vicenda" conclude il responsabile nazionale dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) Felsa Cisl, "non vorremmo che alla fine si arrivi al Far West, dove la responsabilità è di tutti e di nessuno, dove l’interesse di parte e del più forte prevale su quello generale e le regole che dovrebbero valere e tutelare in egual misura gli investitori, gli intermediari e i professionisti sono un mero optional".

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