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Consob: approvato il regime contributivo per il 2018

1/29/2018

Per i consulenti finanziari il balzello resta a 100 euro, come nel 2017. OCF dovrà versare oltre mezzo milione di euro alla Commissione


La Consob ha approvato il regime contributivo per il 2018. Le misure dei contributi sono state indicate in due delibere firmate dal presidente vicario Anna Genovese, firmate lo scorso 20 dicembre e sono in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il gettito previsto è per quest’anno di 137,79 milioni di euro, si legge in una nota della Commissione. Considerando i diversi soggetti vigilati dalla Consob, per gli agenti di cambio e per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori) il contributo nel 2018 è di100 euro pro capite (come nel 2017). Sale quest'anno a 516.400 euro (375.710 euro nel 2017) la quota che dovrà versare l’Organismo dei consulenti finanziari (OCF) per l'attività di vigilanza, mentre Borsa Italiana dovrà versare 4.652.720 euro, Mts 480.520 euro, Monte Titoli 822.015 euro e Cassa di Compensazione e Garanzia 563.670 euro.

Le SIM iscritte all’albo e le SGR italiane, autorizzate a prestare il servizio di gestione di portafogli, il servizio di consulenza in materia di investimenti e il servizi di ricezione e trasmissione ordini, dovranno versare 4.165 euro più lo 0,49% dei ricavi da servizi di investimento. La misura massima della contribuzione, correlata al volume dei ricavi dei servizi, è pari a 10.000 euro (ricavi fino a 50 milioni), 140.000 euro (ricavi compresi tra 50 e 100 milioni), e 160.000 (ricavi superiori ai 100 milioni di euro l’anno).

Per le imprese di investimento europee con succursale in Italia, per le imprese extra Ue autorizzate alla prestazione dei servizi di investimento e per le SGR europee con succursale in Italia (compresi gestori FIA UE con succursale in Italia) autorizzati a prestare il servizio di gestione di portafogli, il servizio di consulenza in materia di investimenti e il servizi di ricezione e trasmissione ordini, il contributo può andare da 4.165 a 59.640 euro a seconda del numero ceri servizi e delle attività di investimento autorizzati al 3 gennaio 2018.

Le SGR, inoltre, al pari delle sicav, sicaf e OICV dovranno versare: una quota fissa di 4.800 euro maggiorata di 2.400 euro per ciascun fondo o comparto offerti a clienti retail; una quota di 1.692 euro per ciascun fondo o comparto a finestra, per i quali l’offerta sia stata chiusa negli anni precedenti e risultino sottoscrittori residenti in Italia al 3 gennaio 2018; e una quota di 2.184 euro per ciascun comparto FIA. OICVM e FIA dovranno versare, inoltre, tariffe aggiuntive (da 4.000 a 42.0000 euro) correlate al volume commercializzato in Italia.

Banche italiane (tra cui BancoPosta di Poste Italiane), banche comunitarie con succursale, e banche extra UE, anche senza succursale, autorizzate alla prestazione dei servizi e delle attività di investimento, dovranno pagare un contributo di 4.165 euro maggiorato del 3,39% dei ricavi dai servizi di investimento. Anche in questo caso sono previsti diversi tetti, da 120.000 euro (per un giro d’affari fino a 10 milioni) fino a 220.000 euro, per ricavi superiori ai 500 milioni di euro.

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