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Blackrock, i 10 temi-chiave del 2011

3/7/2011 | redazione

Per il responsabile del business istituzionale EMEA del colosso finanziario i fattori da tenere d'occhio sono la gestione del rischio e...


 

 

Ecco le dieci linee guida per il 2011 secondo Charles Prideaux, responsabile del business istituzionale EMEA di BlackRock.
 
1. Ulteriore diffusione di strategie di investimento liability-driven 
La ripresa dei mercati azionari e la regolamentazione in materia stanno evidenziando, in particolare in Europa, un’attenzione più marcata verso un approccio che riduca in modo efficace i rischi connessi alla gestione delle passività. Tale atteggiamento indurrà, di conseguenza, un sempre maggior numero di fondi pensione a cercare di adottare approcci di tipo liability-driven alle scelte di investimento. 
 
2. L’uso più esteso di tecniche di ‘barbelling’
Pressioni sempre maggiori sono esercitate sugli investitori istituzionali per migliorare l’efficacia delle gestioni al fine di ottenere migliori ritorni. I gestori di portafoglio hanno pertanto l’obbligo di ottenere un beta più adeguato, spesso unitamente a un alfa più elevato. Le tecniche di ‘barbelling’ servono a cercare di utilizzare in modo più efficace gli scarsi capitali, grazie alla combinazione di un’esposizione al mercato efficace in termini di costi e un’allocazione delle risorse che privilegia le migliori idee di investimento, in grado di offrire un premio potenziale maggiore per unità di rischio. 
 
3. Allocazione in strumenti alternativi in aumento
Alcune strategie alternative possono essere ampiamente utilizzate al fine di aumentare la diversificazione dei portafogli e migliorare il potenziale di rendimento potenziale aggiustato per il rischio. Tale approccio, che per numerosi anni è stato applicato, fatta  eccezione per il periodo 2008-2009, secondo le nostre previsioni acquisterà nel corso del 2011 un ulteriore slancio. Tuttavia, la qualità della gestione del rischio costituirà la preoccupazione principale degli investitori, che dedicheranno più tempo e risorse maggiori alle attività di due diligence. 
 
 
4. Sempre più diversificazione 
Una delle lezioni impartite dalla crisi finanziaria è stata che la diversificazione richiede un’esposizione gestita in ottica dinamica ad un’ampia gamma di tipologie d’investimento che presentano ridotta correlazione e differenti fonti di rischio. Tale esigenza, che traspare con sempre maggiore evidenza dai portafogli degli investitori, determinerà inoltre un’esposizione sempre più ampia ai mercati dei paesi emergenti, con gli investitori istituzionali che cercano sempre più spesso d’includere nei loro portafogli attività espresse in valuta locale.
 
5. Trasparenza e gestione fiduciaria
Nel corso del 2011, la priorità principale continuerà ad essere l’effettiva realizzazione del potenziale di rendimento insito nelle posizioni in cui il portafoglio è investito. In Europa, dove spesso gli investitori non possiedono le necessarie risorse di governance e le specializzazioni adeguate per gestire in modo tempestivo e dinamico i portafogli, tale tendenza porterà ad avvalersi sempre di più di tali servizi in outsourcing, in un’ottica di fiduciary management. 
 
6. La  corporate governance guadagna il centro dell’attenzione
L’attenzione data all‘attività di due diligence sarà estesa anche alle attività di corporate governance e alle normative sociali e ambientali che sono state introdotte nel 2011. Il panorama degli investimenti ha dato un risalto maggiore al ruolo che una corretta corporate governance può svolgere nel garantire e accrescere il valore percepito dagli azionisti nel lungo periodo. 
 
7. Solvency II 
Il regime di Solvency II costringerà le compagnie d’assicurazione europee a ristrutturare i  portafogli per aumentare la diversificazione dei rendimenti e ottenere pertanto una redditività più elevata nell’ambito della nuova struttura del rischio. Probabilmente tale circostanza, in considerazione della portata delle ristrutturazioni di portafoglio necessarie e dell’esigenza di una gestione del rischio più efficace, condurrà a un maggiore uso strategico di tali attività in outsourcing. 
 
8. Crescita dei piani pensionistici a Contribuzione Definita (DC)
Sulla scia dell’aumentata diffusione degli schemi a contribuzione definita, anche tra il senior management, nel 2011 si dovrebbe sviluppare un dibattito sempre più ampio sulla governance e sulla qualità di tutti i tipi di piani pensione a contribuzione definita. La previsione appare particolarmente evidente nel Regno Unito, paese in cui l’introduzione del National Employment Savings Trust (NEST) nel prossimo anno darà un rilievo crescente alla gestione di tali piani pensione.
 
9. La ricerca di redditi da dividendi
Nel corso del 2011, la maggior parte dei paesi si sono messi all’opera per raggiungere determinati livelli di crescita economica. La ricerca di flussi di proventi stabili, alla luce dei rendimenti obbligazionari bassi che si registrano nei paesi industrializzati, spingerà gli investitori istituzionali a preferire titoli di elevata qualità in grado di offrire redditi da dividendi elevati ma tuttavia sostenibili. 
 
10. Copertura del rischio d’inflazione 
Anche se il livello d’inflazione probabilmente resterà basso, la validità della protezione dal rischio-inflazione, in previsione di possibili aumenti nei mesi a venire, sarà sempre un argomento centrale  per gli investitori, in quanto parte di un dibattito più generale legato alla protezione dei portafogli e alle esigenze di riduzione del rischio. 
Inoltre, un simile scenario dell’economia determinerà un aumento della domanda di tipologie d’investimento in grado di offrire una certa protezione dalle sorprese dell’inflazione come le materie prime o gli investimenti immobiliari. 
 
Secondo Prideaux "Nel 2011 in uno scenario macro-economico ancora in evoluzione, gli investitori istituzionali punteranno a diversificare i loro portafogli in modo sempre più efficace, spinti dalla necessità di proteggere il valore dei loro investimenti. Secondo le nostre previsioni l’attenzione resterà focalizzata sulla gestione del rischio. I gestori giocheranno un ruolo centrale, con i  fondi pensione, le compagnie assicurative e le fondazioni siano sempre informati circa le nuove strategie di investimento e garantiscano il rispetto delle normative". 

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