Tempo di lettura: 2min

Risparmio gestito: bocciata la distribuzione; promossi gli asset manager

7/22/2013 | Francesco D'Arco

Quando guardiamo all'industria del risparmio gestito internazionale ci troviamo di fronte al bicchiere mezzo vuoto/mezzo pieno. I ritorni per gli azionisti sono attraenti, ma i profitti...


Quando guardiamo all'industria del risparmio gestito internazionale ci troviamo di fronte al classico bicchiere mezzo vuoto/mezzo pieno. Da un lato i ritorni per gli azionisti sono ancora molto attraenti, ma i profitti dell'industria rimangono ben al di sotto dei livelli raggiunti nel 2007 prima dello scoppio della grande crisi. E' questo lo scenario dipinto dall'ultima indagine sull'industria internazionale dell'asset management firmata McKinsey. 

 

Secondo il report realizzato dalla società di consulenza e relativo al 2012 il mondo dei fondi retail sta subendo un cambiamento radicale, sia in Europa, sia negli Stati Uniti. In America i margini dell'industria sono sotto pressione a causa del rapido consolidamento che sta interessando il mondo della distribuzione e che si ripercuote negativamente sui costi distributivi a carico delle società di asset management. Costi che, a detta di McKinsey, stanno crescendo a un ritmo allarmante: tre volte più rapidamente dell'aumento dei ricavi.

 

In Europa, invece, pesa il dominio delle banche che tra il 2007 e il 2012 hanno dato il via ad una massiccia ritirata dai fondi comuni favorendo la distribuzione di conti deposito e simili. Il risultato? Nel Vecchio Continente i profitti generati dai fondi retail sono crollati dal 2007 del 42%, passando dai 10,5 miliardi di euro pre-crisi, ai 6 miliardi di fine 2012. E, in particolare, l'anno scorso solo due mercati, Germania e Regno Unito, hanno registrato nell'ambito dei fondi destinati al retail utili superiori ai livelli del 2007: rispettivamente pari allo 0,18% e allo 0,14% degli asset under management. Mentre sono ancora lontanissimi dai livelli pre-crisi i profitti dell'industria dei fondi francese e italiana. In Francia il 2012 si è chiuso con profitti pari allo 0,09% rispetto allo 0,18% del 2007, mentre in Italia non si è andati oltre allo 0,03%, contro lo 0,20% del 2007.

 

Fin qui il bicchiere mezzo vuoto. Ma non tutti i dati emersi dall'indagine firmata McKinsey sono negativi. Se infatti si guarda all'andamento dell'industria dell'asset management internazionale tra il 2007 e il 2012 si registra un record storico a livello di patrimonio totale gestito che ha raggiunto quota 43,4 trilioni di euro, con una crescita del 9,8% rispetto al 2011 e di circa 10 punti percentuali rispetto ai 39,4 trilioni di fine 2007. Un dato che ha permesso all'industria dell'asset management di aumentare in un anno la quota di mercato nell'ambito della gestione dell'attività finanziarie passando dal 22,9% del 2011 al 23,9% del 2012. Un risultato che si avvicina al 25,7% del 2007.

 

Il risultato più importante che permette, infine, di vedere il bicchiere mezzo pieno riguarda i ritorni per gli azionisti garantiti dall'industria del risparmio gestito: in media, nel 2012, tali ritorni sono stati del 16,5% contro il 9% garantito dal mondo delle assicurazioni e il 6,1% delle banche. 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?