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M&G scommette sull'azionario

11/26/2014

Nel contesto attuale, l'equity non può che continuare a essere attrattivo. E' il pensiero di Steven Andrew, gestore del fondo M&G Income Allocation, nella sua analisi


Nel contesto attuale, l'azionario non può che continuare a essere attrattivo. E' il pensiero di Steven Andrew, gestore del fondo M&G Income Allocation, nella sua analisi. 

 

A luglio avevamo rilevato che molti osservatori erano preoccupati per le performance positive registrate dall’inizio dell’anno dalla maggior parte degli asset. Da allora le azioni hanno subito una brusca correzione e gli osservatori sono alla ricerca di spiegazioni plausibili. A nostro avviso, in assenza di cambiamenti sostanziali del quadro economico globale fondamentale, il contesto resta nel complesso molto favorevole alle azioni nel lungo periodo.

 

Allo stadio attuale è importante valutare attentamente cosa sia realmente cambiato. Noi del team M&G Multi Asset riteniamo essenziale esaminare i fatti e individuare eventuali mutamenti intervenuti nel quadro fondamentale, poiché sono questi aspetti che influenzano i nostri giudizi sugli investimenti.

 

La prima osservazione da fare è che i due fattori cruciali indicati lo scorso anno di questi tempi quali probabili driver fondamentali dell’andamento dei prezzi delle attività nei mesi successivi si sono in effetti materializzati:

 

  • Negli ultimi 12 mesi abbiamo continuato a osservare segnali di una graduale crescita economica globale (sia pur con una significativa dispersione regionale e una certa volatilità nei dati di breve periodo);
  • La Federal Reserve (Fed) ha in effetti intrapreso il ‘tapering’ del quantitative easing, proprio come previsto.

 

Nel complesso, il contesto odierno vede ancora un’espansione generale delle diverse economie, benché in misura variabile. Inoltre, nonostante il tapering, le politiche monetarie del mondo sviluppato rimangono molto accomodanti. Di conseguenza, riteniamo plausibile che non sia mutata tanto la situazione reale quanto il sentiment e le convinzioni. 

 

Quando si osserva una flessione dei prezzi, spesso è facile diventare pessimisti. È vero, permangono alcuni ostacoli molto concreti alla ripresa economica, specialmente nell’eurozona; tuttavia, riteniamo che sia piuttosto facile trovare motivo di rassicurazione, e persino di ottimismo, nell’analisi di alcune delle tendenze generali degli indicatori globali. 

 

In una fase come quella attuale, in cui l’andamento dei prezzi è in contrasto con i fatti, riteniamo che si creino spesso opportunità d’investimento interessanti. Da qualche tempo siamo fermamente convinti dell’attrattiva di alcune piazze azionarie, poiché abbiamo constatato che per gran parte del periodo trascorso dal 2008 gli eccessivi timori degli investitori hanno condotto a una sottovalutazione di queste attività. Restiamo convinti che le prospettive a medio termine per le azioni, nonché forse per alcuni segmenti dei mercati del credito, siano ancora molto positive. Al contempo, i principali titoli di Stato appaiono di nuovo pericolosamente sopravvalutati nel complesso. Di conseguenza, negli ultimi mesi abbiamo ridotto l’esposizione a tali emissioni nella maggior parte dei nostri portafogli, incrementando di buon grado le posizioni azionarie, soprattutto in occasione della recente fase di volatilità, durante la quale il mercato ha offerto questi asset dalle valutazioni già interessanti a quotazioni ancor più scontate.

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