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UBP: azionario, ecco su quali settori puntare

11/27/2014

Attualmente, la classe di attivi più allettante in termini di investimento è quella equity, specialmente negli Stati Uniti. E l'incipit dell'analisi di Claudio Borrelli, head of equity research di Union Bancaire Privée – UBP


Attualmente, la classe di attivi più allettante in termini di investimento è quella azionaria, specialmente negli Stati Uniti. E l'incipit dell'analisi di Claudio Borrelli, head of equity research di Union Bancaire Privée – UBP. 

 

I settori healthcare e technology dovrebbero continuare a mostrare buone performance. Tuttavia, i recenti segnali di un rallentamento economico globale (lanciati, per es., dal leading indicator dell’OCSE, dal JP Morgan Global PMI e dai nuovi ordini negli USA misurati da Markit) devono però essere guardati con attenzione. I titoli azionari del settore high tech sono infatti fortemente vulnerabili rispetto a qualsiasi debolezza del tasso di crescita. Inoltre, a novembre la performance dell’intero settore è stata guidata da solo due sotto-segmenti: i computer (nello specifico, Apple) e, più di recente, i semiconduttori (principalmente Intel).

 

Nel complesso, il settore healthcare resta il migliore in termini di performance. Il peggior sotto-segmento, quello farmaceutico, ha guadagnato il 17%. Tuttavia, le stime forward a 12 mesi sugli utili per azione (EPS) per questo sotto-segmento hanno mostrato un rialzo di solo il 2% da gennaio, ben al di sotto degli altri sotto-settori. Nel medtech, per esempio, lo stesso indicatore mostra un aumento del 6%, pur essendo stato di recente rivisto al ribasso. Gli altri sotto-segmenti mostrato crescite a due cifre.

 

Nel farmaceutico, l’espansione dei multipli è stata guidata dall’attività di fusioni e acquisizioni (M&A), che però alla fine rallenterà. Questo processo non si è comunque ancora fermato e di recente abbiamo visto concludersi la telenovela Allergan/Valeant: Actavis sta comprando Allergan per 66 miliardi di dollari.

 

Il biotecnologico è l’unico sotto-segmento che sta mostrando una performance peggiore del mercato questo mese, a causa della debolezza di Gilead. Non essendoci notizie rilevanti, riteniamo che questa sia dovuta alle prese di profitto da parte degli hedge fund, in vista della fine dell’anno. Il titolo ha guadagnato il 35% da inizio 2014, nonostante abbia perso il 10% a novembre. Continuiamo ad essere rialzisti sui titoli a grande capitalizzazione nel biotech. Il segmento scambia quasi agli stessi multipli di quello farmaceutico, ma con attese di crescita decisamente migliori.

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