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Saxo Bank, i quattro "se" del mercato valutario nel 2015

12/19/2014

Arriva l'anno nuovo anche per le valute e John J Hardy, head of strategy FX, indica i quattro punti a cui prestare attenzione


Arriva l'anno nuovo anche per il mercato valutario e, secondo John J Hardy, head of strategy FX di Saxo Bank, ci sono quattro principali "se" che dovrebbero essere tenuti in considerazione dagli investitori sulle valute nelle notti in cui cercheranno di indovinare quello che porterà il 2015.

 

  • Che cosa potrebbe succedere se le restrizioni della Fed dovessero innescare un cortocircuito nel mercato dei titoli? Ci sono già segnali che il mercato delle obbligazioni spazzatura negli Stati Uniti sia sotto pressione. La liquidità è terribilmente diminuita su questi titoli a causa di una nuova legislazione ironicamente volta a ridurre i rischi di bilancio delle banche - che ora però sta mettendo a rischio l’intero mercato. Le obbligazioni spazzatura legate allo shale oil degli Stati Uniti sono quelle che più chiaramente si trovano nella zona di pericolo e il flusso in uscita degli investitori potrebbe portare ulteriore pressione spingendo la Fed a cessare tutte le riflessioni sul rialzo dei tassi. Risultato: un drastico indebolimento dell’USD.


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  • Che cosa succede se Draghi si dimette? E 'chiaro che non c’è consenso nella BCE sull’introdurre il drastico programma di QE che Draghi vuole per poter portare l’Eurozona fuori dal pericolo di deflazione. E se Draghi non potesse ottenere tutto ciò che è stato programmato nella prima parte del 2015 e si dimettesse per dissenso? Risultato: prima l'euro volerà alto mentre poi dovremo parlare di un'altra crisi esistenziale dell'UE.

 

  • E se la Cina iniziasse a svalutare? Già per una volta nel mese di novembre, il tasso di cambio reale del Giappone (corretto per l’inflazione) è arrivato al minimo storico nello stesso momento in cui quello della Cina era ad un livello record. I rischi di deflazione sono in aumento in Cina poiché il regime non si occupa del tutto dei rischi dovuti allo scioglimento della sua bolla del credito di proporzioni storiche. Potrebbe la Cina copiare qualche pagina del programma della Banca del Giappone e svalutare lo Yuan, esportando un’ondata di deflazione nel resto del mondo? Risultato: si potrebbe dare il via ad un nuovo e pericoloso capitolo delle guerre valutarie.

 

  • Che cosa potrebbe succedere se il Giappone perdesse il controllo dello Yen? C’è il chiaro rischio che il nuovo programma di allentamento della Banca del Giappone sia semplicemente troppo forte e ci porti a vedere un crollo interno della fiducia nello Yen nel 2015 e una valanga di deflussi. Risultato: questo costringerebbe la BoJ a cambiare violentemente direzione per difendere il valore della moneta. Ricordatevi, infatti, che tutti i peggiori episodi di volatilità della storia moderna ha avuto lo yen giapponese come epicentro.

 

Nel 2015 il gestore si aspetta allora la possibilità di vedere grossi movimenti nel mercato valutario, con la volatilità innescata da uno o più degli scenari ipotizzati sopra. 

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