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Schroders: Fed, rialzo tassi a giugno ancora possibile

1/29/2015

I prossimi comunicati del FOMC diventeranno gradualmente meno “da colomba” nel corso del 2015


Di seguito pubblichiamo un commento a cura di Lisa Hornby, US Fixed Income Portfolio Manager di Schroders, sulla politica della Federal Reserve.

Il Federal Open Markets Committee (FOMC) della Federal Reserve ha pubblicato il comunicato di gennaio, che rimane in larga parte bilanciato e riflette la consapevolezza e l’attenzione per gli “sviluppi internazionali”, per il calo dell’inflazione di breve termine e per la crescita economica nazionale, che è migliorata a un ritmo “consistente” – rispetto a quello “moderato” dei mesi scorsi. Per il FOMC, l’impatto della diminuzione dei prezzi energetici è uno stimolo al “potere di spesa delle famiglie”.

Il comitato si aspetta che l’inflazione salirà verso il target del 2% nel medio termine. La prima interpretazione da parte del mercato dei Treasury americani è stata di un comunicato maggiormente “da colomba”, che segnalava come la Fed potesse essere pronta a mantenere i tassi vicino lo zero per un periodo di tempo prolungato. Il rendimento del Treasury decennale ha mostrato un rally di 10pb fino all’1,72%, e ora il mercato dei Federal Funds sconta il primo rialzo dei tassi per dicembre 2015. A dicembre scorso, l’attesa era per giugno 2015. A nostro avviso, i prossimi comunicati del FOMC diventeranno gradualmente meno “da colomba” nel corso del 2015.

Sebbene i funzionari stiano facendo intendere che “saranno pazienti nel dare il via alla normalizzazione della posizione di politica monetaria”, un rialzo dei tassi già a giugno è ancora un’opzione sul tavolo. Riteniamo che la Fed sia consapevole dei rischi sulla stabilità finanziaria che una politica monetaria troppo accomodante comporterebbe, specialmente alla luce di un tasso di disoccupazione del 5,6% e di un’inflazione core all’1,4%. Il fatto che dal comunicato di gennaio sia stata cancellata la frase “per un tempo considerevole” è secondo noi un segnale del progressivo cambiamento di posizione da parte della Fed.

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