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Greco (JP Morgan AM): "E' il momento delle strategie absolute return"

10/6/2015 | Massimo Morici

In questo scenario l'obiettivo non è più battere il benchmark con strategie direzionali ma garantire...


"Siamo in questa situazione per via dei bassi tassi di interesse che sono a un livello non più sostenibile. Le preoccupazioni riguardano la politica dei tassi e quindi le prossime mosse della Fed. A ciò si è aggiunto il recente crollo del mercato cinese, mentre un altro indicatore che desta preoccupazione è quello dell'indice Vix, che indica il sentiment degli investitori e che è decisamente aumentato negli ultimi mesi, segno di una più diffusa preoccupazione sul mercato". Questo è lo scenario tracciato da Massimo Greco, head of European Funds di JP Morgan AM nel discorso di introduzione all'European Media Tour 2015.

 

In questo contesto, ha ricordato Greco, l'obiettivo delle soluzioni di investimento non è più battere il benchmark con strategie direzionali ma garantire i ritorni e proteggere il capitale in un ambiente sempre più ostile. "Ci stiamo focalizzando su soluzioni flessibili e absolute return e stiamo prendendo meno rischi" ha detto Greco parlando della strategia di commerciale per i prossimi mesi dell'asset manager americano. "Quello che vediamo oggi è profondamente diverso dagli ultimi due anni" spiega Stephanie Flanders, chief market strategist per il Regno Unito e l'Europa di JP Morgan AM.

 

"La prima lezione che abbiamo imparato quest'estate - aggiunge- è la divergenza tra mercati sviluppati ed emergenti. La crescita globale e dell'inflazione saranno più basse di quanto aspettato; la Fed è confusa e capire le sue mosse è diventato più difficile". Cosa aspettarsi dal quarto trimestre? "I banchieri centrali - sottolinea Flanders - si aspettano di più dal recupero dei mercati sviluppati, mentre gli investitori non vedono altro che un aumento della volatilità nei prossimi mesi".

 

Parlando dell'Italia, infine, Flanders ha ricordato l'effetto Renzi che ha contribuito ad aumentare l'ottimismo sulle prospettive di crescita del paese (rispetto allo scorso anno il sentiment è aumentato del 10% rispetto al 5% della Spagna e al 4% della Germania) anche se la facilità di fare impresa nel nostro paese è ancora ai livelli più bassi in Europa davanti solo alla Grecia.

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