L’economia americana è partita, ma Wall Street negli ultimi sei anni è cresciuta troppo, pompata dalla politica monetaria accomodante della Fed, che ha spinto gli investitori ad assumersi più rischio. Uno stop al rally è inevitabile, visto che nel corso degli ultimi 4 anni i mercati americani sono aumentati di quasi il 75% ma gli utili delle aziende sono praticamente rimasti fermi. "La ripresa americana è molto più solida di quanto non si pensi e ritengo che continuerà su questa medesima strada a meno di shock improvvisi, ma i titoli azionari sono sovraprezzati e prevedo che entro sei mesi circa, entro la fine della primavera, si avrà una correzione nell'indice S&P 500" ha detto Karim Abadir, professore di economia alla business school dell'Imperial College di Londra, intervenuto oggi alla Morningstar Investment Conference che si è tenuta a Palazzo Mezzanotte a Milano.

Un invito a fare una maggiore attenzione all’economia reale è arrivato anche dal vicegovernatore della banca centrale del Canada, John Murray, ricordando che il "valore degli asset in ultima istanza dipendono in larga parte dall'economia reale anziché dalle politiche delle banche centrali". Ma come si stanno muovendo oggi i gestori azionari? Con l'avvio della stretta monetaria negli Stati Uniti, data ormai come praticamente certa a dicembre, lo stock picking diventerà ancora più importante, mentre il parametro principale sarà quello della crescita degli utili per azione.

"Se ora la Fed inizierà ad alzare i tassi riducendo la quantità di credito a disposizione delle banche e dunque delle imprese, la crescita in borsa dovrà venire dall'aumento degli utili per azione che tuttavia fino ad ora non si è visto. Quindi servirà uno stock picking molto selettivo" ha detto Celine Piquemal Prade, team manager of global, US and Japan equity teams di Comgest. "Lo stock picking sarà importante anche in Europa dove i finanziari continueranno a soffrire per un ambiente in cui i tassi di interesse rimangono straordinariamente bassi" ha aggiunto Alberto Chiandetti, gestore azionario di Fidelity International.