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12/28/2015 | Redazione Advisor
Non dire no. Non senza una valutazione attenta, perché il rischio è quello di rinunciare senza reali motivazioni a rendimenti sopra la media. Questa la conclusione dell’outlook di Pictet sugli obbligazionari dei paesi emergenti in un momento in cui il quadro macroeconomico spinge verso un allontanamento degli investitori.
Dollaro forte, con conseguente crescita del costo del servizio, aumento dei tassi di interesse americani, downgrade di alcuni dei paesi emergenti come la Russia e scandali tra cui quello relativo alla brasiliana Petrobras contribuiscono certamente ad aumentare il profilo di rischio, soprattutto percepito, ma non sono sempre decisivi. Perché il dollaro forte non è un problema per quelle società, molte nei paesi emergenti, in cui i costi sono calcolati in valuta locale, debole, e i ricavi in dollari; perché la FED non pare intenzionata ad accelerare sull’aumento dei tassi e perché il downgrade riguarda il sistema paese ed è subito, in modo diretto e non sempre giustificato, dalle aziende dell’area.
Un invito, quindi, a valutare il debito corporate degli emergenti come un investimento possibile, considerando che offre premi più che doppi rispetto agli omologhi statunitensi, garantendo inoltre un migliore profilo di credito.
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