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4/5/2016
C'è un lato positivo nella scarsa considerazione di cui godono gli emergenti nelle scelte di portafoglio degli investitori. Secondo Enzo Puntillo (nella foto), esperto degli investimenti in questa asset class e responsabile delle strategie obbligazionarie di GAM, la recente fuga da questa asset class e, soprattutto, il mancato ritorno degli investitori oggi significa che il momentum positivo potrebbe andare ancora avanti.
"A livello di fondamentali, il ribilanciamento tra le diverse economie è un processo in corso. Naturalmente, si tratta di un processo che richiederà del tempo e una ripresa a ritmo sostenuta è improbabile. La differenza a livello geografico è evidente: ci sono aree geografiche a uno stadio piuttosto avanzato, come l’Europa centrale, e paesi appena all’inizio del ciclo di ripresa, come il Brasile, che ha imboccato un cammino di evoluzione con una bilancia commerciale che sta tornando in positivo e che trae beneficio dal deprezzamento della valuta".
Oggi il paese carioca, sottolinea Puntillo, è uno dei pochi stati sudamericani con un volume di esportazioni in aumento. "In termini di scelte di portafoglio, all’inizio del 2016 abbiamo messo da parte il posizionamento molto difensivo degli ultimi anni, incrementando la complessiva sensibilità al mercato sulla scia delle basse valutazioni e del miglioramento dei fondamentali. Abbiamo maggior fiducia nei confronti di titoli obbligazionari in valuta forte, a scapito di posizioni nelle differenti valute locali. La maggior parte di queste operazioni sono state concentrate in Brasile, che ora rappresenta circa un quinto dei nostri portafogli. Perdere l’occasione di partecipare alla storia di ripresa del Brasile quest’anno avrebbe significato perdere una larga fetta del rendimento generato dai mercati emergenti" conclude il gestore.
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