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Settimana in crescita per i mercati. Aspettando l'OPEC

5/27/2016 | Tendercapital

L'appuntamento chiave della prossima settimana è l'incontro tra produttori OPEC previsto a Doha il 2 giugno.


Indici azionari in rialzo nell’ultima settimana, con i guadagni più consistenti sull’indice francese «CAC 40» (3,60% nella settimana e - 2.60% YtD). In rialzo del 3.80% l’indice Euro Stoxx 50, con una performance YtD in area -5,90%. Continua la fase di stabilizzazione dei prezzi del WTI, arrivati a superare l’importante soglia psicologica dei 50$ al barile, per poi ritracciare debolmente agli attuali 49$.

 

Nell’economia americana da sottolineare il PMI manifatturiero, che risulta in calo dai 50,8 punti di aprile ai 50,5 attuali, segnando il nuovo minimo degli ultimi tre anni. Il mercato del lavoro prosegue la fase di assestamento: in calo di 10 mila unità le nuove richieste di disoccupazione a 268.000. Leggera crescita per le richieste continue di disoccupazione a 2.163.000 unità. L’aspettativa di crescita dei salari osservata da inizio anno ha dato nuovo slancio al mercato residenziale. Le vendite di nuove case sono salite nel mese di aprile a 619.000 (+16,6% MoM), livello più alto da inizio 2008.

 

Positivo il nuovo calo delle scorte di greggio pari a 4,2 milioni di barili, dato che ha permesso alle quotazioni del WTI di salire momentaneamente al di sopra della soglia dei 50$, sui livelli dell’ottobre scorso. Relativamente all’economia europea ci attendiamo un rallentamento della crescita economica, stimata tra lo 0,2% e lo 0,3% QoQ nel secondo trimestre dell’anno, per poi osservare una ripresa nella seconda parte quando anche l’inflazione dovrebbe iniziare una debole ma costante risalita.

 

Appuntamento chiave della prossima settimana è l’incontro tra produttori OPEC previsto a Doha per il 2 giugno, dove si discuterà un possibile congelamento della produzione. L’Iran ha però già fatto sapere di non essere interessato, rendendo più remote le speranze di un accordo. Il disequilibrio tra domanda e offerta di greggio è previsto ugualmente in forte calo, in area 200.000 barili al giorno, grazie al continuo calo produttivo dello Shale Oil e alle difficoltà politiche ed economiche di alcuni paesi produttori come Venezuela e Nigeria.

Movimenti sulla curva dei 10 anni dei rendimenti dei principali titoli:

• +7 bps il decennale americano, con un rendimento attuale dell’1.84%.

• -14 bps per il decennale tedesco, con un rendimento attuale dello 0.14%.

• In calo il rendimento del titolo italiano all’1.35%, così come quello spagnolo a quota 1.49%; la curva portoghese accentua il fenomeno di flattening, con il decennale passato al 3.00%

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