Non ci sarà una recessione nel 2017, anche se aumentano i timori di una nuova crisi dell'Eurozona. La parola d'ordine è cautela, anche se non c'è alternativa all'assunzione di rischio per chi va a caccia di rendimenti coi tassi che rimarranno a zero ancora a lungo. La conclusione è quella degli esperti di AllianzGI, asset manager guidata dal ceo Andreas Utermann, al Frankfurt Investment Forum che si è tenuto in questi giorni a Francoforte sul Meno (Germania).

Lo scenario di base rimane lo stesso degli ultimi mesi: "Il financial repression (le politiche monetarie ultra-espansive messe in atto per cercare di smaltire l'eccessivo indebitamento e favorire gli investimenti, ndr) resterà ancora in primo piano perché senza una riduzione del debito a livello globale difficilmente la crescita potrà accelerare. La crescita rimarrà ancora bassa e l'unica soluzione è creare inflazione, come hanno fatto USA e Regno Unito" spiega Neil Dwane, global strategist di AllianzGI. "Il rischio principale sui mercati nel 2016/2017 sarà quello politico, dalle presidenziali negli USA al referendum in Italia fino alle elezioni in Olanda e Francia. Brexit continuerà a causare incertezza politica ed economica e l'Europa dovrà attuare ulteriori riforme rispetto a quanto ha fatto fino ad oggi, per evitare una lenta Giapponizzazione del Vecchio Continente" prosegue Dwane.

"La divergenza tra le banche centrali, con Bce e Boj che resteranno ancora molto accomodanti, continuerà a creare volatilità nei prossimi mesi, soprattutto a ridosso di importanti appuntamenti della politica, come le presidenziali negli USA. La Fed, invece, sarà attendista e prevediamo il prossimo rialzo a dicembre, dopo l'elezione del nuovo presidente degli USA, e non a settembre" aggiunge Mauro Vittorangeli, cio convicted fixed income di AllianzGI.

Quanto alle scelte di investimento, per l'asset manager tedesco le opportunità più interessanti nel reddito fisso si possono trovare nelle obbligazioni governative dei paesi emergenti e asiatici e nell'universo high yield USA (7%). Sul fronte azionario, AllianzGI preferisce gli investimenti sulle Borse emergenti, che offrono ritorni più interessanti, mentre le valutazioni nel mercato azionario americano appaiono "abbastanza stiracchiate". I timori di una nuova crisi in Europa, infine, dove è più forte il rischio politico, potrebbero frenare le Borse europee.