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Gestore della settimana - la maledizione o benedizione dei bassi rendimenti

10/24/2016 | Marcella Persola

Per Stefan Kreuzkamp, cio di Deutsche Asset Management l'attuale scenario è caratterizzato prevalentemente da scetticismo, ecco perché...


L'atteggiamento migliore da tenere? Essere sobri. E' questa l'idea di Stefan Kreuzkamp (nella foto), chief investment officer di Deutsche Asset Management che sottolinea come l'attuale scenario non sia animato da euforia ma scetticismo che pervade lo scenario attuale caratterizzato da Indici azionari ormai prossimi ai livelli record, prezzi del petrolio in via di stabilizzazione, timori estivi su Brexit, Cina e Italia accantonati.

La crescita economica rimane modesta, soprattutto nei mercati sviluppati, e il contesto politico è incerto. L’affare Brexit, non ancora definitivamente concluso, si sta lentamente ma inesorabilmente trasformando in un grattacapo sia per i governi, sia per le imprese. L’Italia è alla vigilia di un referendum e le elezioni statunitensi sono ormai imminenti. E sui mercati emergenti diversi fattori potrebbero porre fine alla favola estiva, in particolare il prezzo del petrolio, la forza del dollaro USA o il calo della domanda di importazioni della Cina. Per il momento, tuttavia, quasi tutte le asset class possono ancora contare sulla generosità delle banche centrali. Un’interruzione imminente delle politiche monetarie accomodanti appare improbabile, se non addirittura impossibile.

Per Stefan Kreuzkamp però è necessario essere ottimisti, cautamente: “La situazione non è poi così negativa. Di fatto, quasi tutte le economie stanno avanzando in un contesto di tiepida crescita e per molte asset class non potrebbero esserci condizioni migliori. Speriamo che i mercati rimangano noiosi, perché anche così è difficile ottenere solidi rendimenti.”

Ma quali le previsioni nello specifico? A livello di mercato obbligazionario per il cio di Deutsche Asset Management  "la nostra opinione sulle obbligazioni emergenti nei segmenti del debito sovrano e corporate è diventata sempre più positiva. Continuiamo inoltre a prediligere le obbligazioni societarie statunitensi ed europee di categoria investment grade".

Mentre a livello di equity "I bassi rendimenti sono al tempo stesso una maledizione e una benedizione per i mercati azionari. Confermiamo il nostro under-weight tattico sul settore dei consumi, diventato troppo costoso. A livello di fondamentali molte società stanno soffrendo del basso livello di inflazione. Abbiamo rivisto la posizione sui consumi discrezionali per il prossimo mese e abbiamo notato la crescita dell'automotive e dei beni di lusso. Analizzando i due più popolari stili di gestione "value" e "growth", abbiamo notato che negli ultimi 10 anni lo stile value ha guadagnato prevalentemente dalla combinazione di performance di energy e finanziari rispetto al resto del mercato" conclude Kreuzkamp.

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