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Il ritorno dell'healthcare

1/2/2017 | Michael Sjostrom*

Il settore tratta a multipli inferiori a quelli degli indici globali una situazione mai verificatasi negli ultimi decenni.


Dopo l'elezione a sorpresa di Trump alla Casa Bianca e la conferma della maggioranza repubblicana, i timori di pressioni sui prezzi dei farmaci, che hanno frenato il settore Healthcare nel 2016, sono finalmente rientrati. I fondamentali delle società farmaceutiche stanno migliorando grazie al forte incremento di produttività della R&S ed alle operazioni straordinarie, quali asset swap ed M&A.

 

Le valutazioni sono interessanti: il settore Healthcare tratta a multipli inferiori a quelli degli indici globali (MSCI HC P/E atteso 14.7x vs. MSCI World 16x), una situazione mai verificatasi negli ultimi decenni. Unito ai solidi fondamentali (soprattutto nel biotech e nei mercati emergenti), ciò rende le prospettive dell’Healthcare molto attraenti. Sectoral prevede una crescita robusta nel biotech, guidata da innovazione, un contesto normativo favorevole ed operazioni di M&A.

 

Dal punto di vista delle valutazioni, i titoli biotech (MSCI Biotech P/E atteso 13.3x) sono scambiati a livelli inferiori rispetto alle società farmaceutiche (MSCI Pharma 14.2x) e del MSCI World (16x), nonostante le prospettive di una crescita degli utili molto più sostenuta (15% Biotech vs 8% Pharma e 11% MSCI World). Anche il multiplo prezzo/vendite di 5.2x, non è lontano minimi di 4x-5x toccati nel pieno della crisi finanziaria. Nella maggior parte delle nazioni in via di sviluppo il rapido aumento della ricchezza e la crescita della classe media induce un aumento della domanda di beni e servizi sanitari superiore alla crescita del PIL.

 

Sebbene rimanga ancora prevalente la spesa privata, i piani sanitari universali che molti governi stanno introducendo contribuiranno ulteriormente a sostenere la domanda di Healthcare. Di conseguenza prevediamo un forte incremento del fatturato e degli utili dei titoli del settore EM Healthcare, nell’ordine del 15-20% annuo per il prossimo decennio. Con un EV/EBITDA atteso di 15x, queste aziende trattano oggi su valutazioni molto interessanti, date le ottime prospettive di crescita.

*Michael Sjostrom, Chief Investment Officer di Sectoral Asset Management

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