Tempo di lettura: 4min

Invesco: ecco dove investiranno i fondi sovrani

6/6/2017 | Marcella Persola

La quinta edizione di Global Sovereign Asset Management Study evidenzia a un incremento di allocazione nel real estate e tra i mercati quello USA resta il più attrattivo


Regno Unito meno interessante, attrattivo ancora il mercato USA e nel Vecchio Continente meglio guardare alla Germania, che si presenta più sicura. Sono questi alcuni degli spunti emersi dalla quinta ediizone di Invesco Global Sovereign Asset Management Study.

 

L'indagine che ha coinvolto, intervistandoli, 97 investitori sovrani e responsabili di banche centrali ha messo in evidenza che gli investitori sovrani vedono i tassi bassi come miglior fattore tattico nella allocazione di portaglio. Tale percezione porta ad un incremento di investimenti in immobili dovuta alla ricerca di reddito tramite forme alternative di investimento. Tuttavia, le implicazioni a lungo termine sono meno attendibili con le aspettative di un graduale ritorno ad una politica monetaria meno accomodante.

 

L’impatto della Brexit e delle elezioni americane dovrebbe invece costituire uno dei maggiori fattori di influenza sulle decisioni di asset allocation (ci sia attende una crescita di importanza rispettivamente del +82% e +68%), in quanto le implicazioni dei cambiamenti politici sulle performance degli investimenti diventeranno più chiare.

 

Tra i mercati gli investitori sovrani hanno classificato gli Stati Uniti come il primo mercato in termini di attrattività negli ultimi tre anni e quest'anno il paese conserva la prima posizione con un punteggio di 8,0 (su 10). Gli Stati Uniti hanno vinto anche in termini di allocazioni effettive: il 37% degli intervistati ha infatti risposto di aver sovrappesato i nuovi afflussi al Nord America nel 2016 in rapporto al proprio portafoglio - in misura superiore a qualunque altra regione – e un 40% netto prevede di mantenere il sovrappeso anche nel 2017. A fronte di ciò, solo il 4% ha sottopesato i nuovi flussi nel 2016 e il 4% prevede di fare lo stesso nel 2017, mentre la percentuale restante (59% nel 2016 e 56% nel 2017) non ha modificato o non prevede di modificare le ponderazioni.

 

La fiducia a lungo termine è tuttavia ancora limitata dall'incertezza sull'eventualità che Trump mantenga le promesse elettorali e le prospettive positive per i potenziali investimenti in infrastrutture negli USA sono gravate dai timori che il crescente protezionismo limiti l'accesso ai fondi sovrani esteri.

 

L'attrattività del Regno Unito invece è quella che ha subito il calo maggiore, scendendo al 5,5 rispetto al 7,5 dello scorso anno. La Brexit è ritenuta un significativo fattore negativo per gli investimenti nel Regno Unito. Nello specifico i fondi sovrani d'investimento con interessi europei hanno messo in discussione il futuro del paese come “hub d'investimento” per l'Europa, data l'incertezza in materia di imposte sulle importazioni e accesso al mercato.

 

In Europa continentale, è stato osservato invece un calo delle allocazioni da parte degli investitori sovrani, passate dal 12,8% dell'AUM dello scorso anno all'11,2% di quest'anno, a fronte dell'apparente incremento del rischio di un'accentuazione dello sbandamento dell'UE. Nel panorama dei vicini europei, la Germania si distingue tuttavia come una delle mete globali più attraenti per gli investimenti degli investitori sovrani, saliti dal 7,0 dello scorso anno al 7,8 di quest'anno. La popolarità della Germania è attribuita al suo status di “paese rifugio” e l'atteggiamento positivo nei suoi confronti è cresciuto grazie alla sua forza economica.

 

Alex Millar, responsabile EMEA Sovereigns, Institutional Sales di Medio Oriente ed Africa di Invesco ha osservato: “Il 2016 è stato un anno difficile per gli investitori sovrani in quanto le preoccupazioni per i livelli di finanziamento e le stime di rendimento sono state al centro dell'attenzione in un quadro di accentuata incertezza macroeconomica e politica. La domanda di fonti di reddito alternative come le infrastrutture ha rappresentato un tema ricorrente negli ultimi anni, ma quest'anno le difficoltà sono aumentate a causa di un'offerta sempre più scarsa. Pur avendo meno leve in termini di asset allocation con cui rispondere, gli investitori fanno ricerche approfondite nei mercati immobiliari più ricchi in termini di offerta e puntano alle opportunità e alla forza economica di Stati Uniti e Germania.”

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?