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La gestione ESG che crea valore nel lungo termine

10/13/2017 | Giampaolo Giannelli*

Esiste un legame tra buone pratiche di sostenibilità e performance superiori


Per molto tempo si è guardato con sospetto all’investimento responsabile o l’investimento ESG (basato su criteri ambientali, sociali e di governance). L’opinione più diffusa era che l’introduzione dei criteri ESG nelle decisioni d’investimento ne avrebbe compromesso il rendimento.


Fortunatamente l’idea che si debba necessariamente scegliere tra investimento etico e profitto è ormai del tutto superata. Una pletora di ricerche accademiche ha confrontato i risultati di lungo periodo di imprese che adottano criteri ESG con quelli di società concorrenti meno virtuose i in materia di sostenibilità. La maggioranza di questi studi ha riscontrato una correlazione positiva. Un recente studio della Università di Oxford e Arabesque Partners, ad esempio, ha analizzato 190 studi accademici indipendenti, riscontrando che l’88% evidenziava un legame tra buone pratiche di sostenibilità e performance superiori. Studi come questo confermano la convinzione di BMO Global Asset Management che la gestione prudente dei criteri ESG può avere un impatto importante sulla creazione di valore nel lungo termine. 

In qualità di azionisti delle società, desideriamo assicurarci di svolgere un ruolo positivo e costruttivo, collaborando con le imprese in cui investiamo per realizzare i migliori risultati possibili nel lungo termine. Questo avviene anche trasmettendo i nostri giudizi sulla corporate governance e su temi ESG più ampi.

 

Abbiamo predisposto delle linee guida di corporate governance, che applichiamo a tutte le società di cui possediamo partecipazioni, e le decisioni di voto - con annesse motivazioni - sono rese pubbliche sul nostro sito web. Partecipazione attiva significa dialogo con le società in cui investiamo, per incoraggiare le pratiche positive nella gestione dei temi ESG. Nel 2016 il nostro programma di partecipazione attiva globale ha riguardato oltre 768 società, suddivise in 52 paesi, attraverso la discussione di numerosi temi come il cambiamento climatico, le condizioni di lavoro nella catena produttiva, politiche anti corruzione e concussione, e la composizione dei CdA.

Laddove possibile, cerchiamo di incontrare di persona i membri del Cda e il senior management, per costruire un rapporto di fiducia e incidere positivamente sul cambiamento.


* head of sales Italy BMO Global Asset Management

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