Eurizon Capital chiude il primo trimestre con profitti per 92 milioni di euro, derivanti da un margine di commissioni di 125,9 milioni di euro. Il risultato trimestrale è in lieve calo (-4%) dai 96,1 milioni di euro registrati nello stesso periodo dello scorso anno. La raccolta netta dell'asset manager del gruppo Intesa Sanpaolo e delle controllate è positiva e in graduale rialzo nel corso dei tre mesi, superando complessivamente i 4,5 miliardi di euro, grazie a nuovi mandati istituzionali, che registrano circa 3,4 miliardi di euro di entrate nette, e al contributo dell’indotto assicurativo. La raccolta sui fondi comuni nel trimestre si attesta intorno ai 2,4 miliardi di euro e si indirizza principalmente verso i fondi obbligazionari (1,6 miliardi di euro) e quelli flessibili (1,16 miliardi).

Positivo è anche l’apporto derivante dalle realtà estere, in particolare in Cina (Eurizon è quarta tra le società straniere di asset management per attività onshore) dove la controllata Penghua ha chiuso il trimestre con 651 milioni di euro di raccolta netta, per quanto nel solo mese di marzo siano affluiti 2,5 miliardi di euro. Nel corso del trimestre la società ha avviato 15 nuovi prodotti tra fondi italiani e comparti lussemburghesi e, si legge in una nota, “sta perfezionando la partenza di prodotti a supporto dell’economia reale per cui è stata avviata la richiesta di autorizzazione”.

Prosegue, infine, anche l’impegno verso l’innovazione digitale: nel corso del trimestre sono stati lanciati nuovi servizi di analisi e simulazione di portafogli per i consulenti finanziari fruibili anche in mobilità. "In un periodo di forti turbolenze sui mercati, abbiamo continuato a registrare risultati positivi in termini di raccolta grazie al rafforzamento della relazione con la rete di vendita in Italia e all’ampliamento della base clienti all’estero” ha detto l’a.d. Tommaso Corcos (nella foto).