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Azimut: balzo dei profitti nel terzo trimestre

11/10/2016

L'utile nei tre mesi è quasi raddoppiato a 53 milioni di euro (+94%). I ricavi si attestano a 186 milioni di euro. Il patrimonio sale a 42 miliardi di euro a fine ottobre


Azimut Holding chiude il terzo trimestre con profitti e ricavi in forte crescita. L’utile netto del periodo si attesta a 53,5 milioni di euro rispetto ai 27,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, mentre i ricavi consolidati salgono a 186,4 milioni di euro rispetto a 132,9 milioni di un anno prima (489,9 milioni nei primi 9 mesi). L'utile netto nei primi 9 mesi si attesta a 113 milioni di euro, in calo dai 208 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.  Il reddito operativo è di 64,1 milioni di euro (34,4 milioni nel terzo trimestre 2015). Il patrimonio totale a fine settembre si attesta a 41,3 miliardi di euro, salito a 42,1 miliardi il mese successivo.

La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2016 risultava positiva per 249,3 milioni, anche se in calo dai 336,2 milioni di fine dicembre 2015 (348,1 milioni a fine settembre 2015) a seguito del pagamento di dividendi ordinari per circa 67 milioni, di alcune acquisizioni all’estero per altri 48 milioni e di 75 milioni per acconti d’imposta, bollo virtuale e riserve matematiche. Positiva l’attività di reclutamento di consulenti finanziari e private banker: nei primi 9 mesi del 2016 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 115 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del gruppoa fine settembre a 1.639 unità.

"I buoni risultati del terzo trimestre esprimono la sostenibilità del nostro modello di business, la cui validità non è mai stata in dubbio nemmeno nei due trimestri precedenti in cui abbiamo dovuto affrontare fattori contingenti e un contesto particolarmente difficile a causa di fattori esogeni quali incertezza, ampia volatilità, tassi a zero. La crescita è sostenuta anche dalle attività all’estero che hanno ormai superato il 15% del patrimonio totale di oltre 42 miliardi di euro a fine ottobre e che proseguono con forza soprattutto in Australia, dove in meno di due anni siamo arrivati a gestire patrimoni per 3,8 miliardi di dollari australiani pari a 2,7 miliardi di euro” commenta Sergio Albarelli (nella foto), ceo del gruppo.

In seguito all’avvenuta cancellazione da parte di Banca d’Italia del gruppo Azimut dall’albo di SIM, Azimut Holding distribuirà il 23 novembre agli azionisti (stacco cedola 21 novembre) il restante dividendo di 1 euro per azione per un totale di 133 milioni di euro. Il gruppo avrà quindi distribuito nel corso del 2016 un dividendo ordinario totale di 200 milioni (1,5 per azione), equivalente ad un payout del 80% e ad uno yield del 7%, conclude la nota. Albarelli ha ricordato che il gruppo, uscendo dall’albo delle SIM, non è più soggetto all’applicazione della CRD IV. ”Come conseguenza potremo proseguire nel nostro impegno volto a creare valore per i nostri azionisti, nell’immediato attraverso il pagamento della restante parte di dividendo il 23 novembre e nei prossimi mesi con piani di buyback” ha concluso il ceo.

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