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Phillips (GSAM): “Ecco tre mosse per imporsi sul gestito”

10/15/2014 | Massimo Morici

L’Italia rimane un mercato chiave in Europa per il business dell'asset manager della banca d’affari americana


“Le società di gestione si stanno adeguando all’evoluzione dell’industria attraverso l’adesione a un approccio orientato più al risultato che al prodotto. A mio parere l’Italia è un paese molto interessante e con forti potenziali di crescita. Negli ultimi due anni il nostro business è cresciuto del 30% in Italia: per noi è un mercato chiave in Europa sia dal punto di vista della gestione per conto terzi sia per la vendita diretta dei nostri prodotti. Se guardiamo alle reti di distribuzione, siamo cresciuti molto nel private banking, dove l’Italia rappresenta un mercato molto attraente”. Così Nick Phillips, head of international third parties distribution di Goldman Sachs Asset Management (GSAM) per l’Emea, che ADVISOR ha incontrato a Milano.
 
Come è cambiato il gestito in questi ultimi anni?
Abbiamo riscontrato una crescita della domanda di prodotti multi - asset, spesso in sostituzione dei più tradizionali prodotti obbligazionari. Tale tendenza è stata rilevata in Asia e, in Europa, soprattutto in Italia. Un altro tema di forte interesse per le case prodotto è la ricerca da parte dei clienti di portafogli non correlati, un trend emerso prepotentemente dopo le ultime due crisi finanziarie. La ricerca crescente dei rendimenti sta spingendo molti investitori verso prodotti obbligazionari dei paesi emergenti, di cui siamo in grado di offrire una vasta gamma in valuta locale e in dollari. Un’altra area su cui puntiamo molto è il multi-asset: di recente abbiamo lanciato un fondo global income, il Goldman Sachs Global Income Builder Portfolio, che investe in obbligazioni IG e in azioni dei paesi sviluppati. Uno dei prodotti su cui abbiamo lavorato con successo per un particolare cliente italiano è un fondo obbligazionario buy and hold. Il mandato prevedeva un prodotto volto a fornire al cliente rendimenti, capital gain e diversificazione del rischio.
 
Quali prodotti sono andati per la maggiore quest’anno?
Tra i prodotti GSAM, posso citare il Goldman Sachs Global Strategic Income Bond Portfolio (6 miliardi di dollari in gestione, ndr) e il Goldman Sachs Global High Yield Portfolio, che vanta flussi significativi dall’Italia e AUM per 10 miliardi di dollari a fine agosto. Per rispondere alla generale preoccupazione legata a un possibile rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi, abbiamo lanciato una tipologia di prodotti US con duration pari a zero. Un altro prodotto che ha riscontrato l’interesse degli investitori in Europa è il Goldman Sachs India Equity Portfolio. Ad aprile abbiamo lanciato un fondo tematico, il Goldman Sachs North America Shale Revolution and Energy Infrastructure Portfolio, che ha già raccolto 500 milioni di dollari e cavalca il tema dell’indipendenza energetica degli Stati Uniti d’America”.
 
Un vostro punto di forza?
“Sono tre i punti di forza di un asset manager: un’ampia e diversificata offerta di prodotti, performance coerenti con gli obiettivi e un ottimo servizio ai clienti. La nostra strategia in Italia punta all’espansione tramite partnership con player con cui condividiamo obiettivi e valori. Ciò che differenzia GSAM è un’ampia gamma di risorse e il fatto di fare parte di un’organizzazione globale da cui possiamo trarre risorse per lo sviluppo dei prodotti e delle soluzioni più idonee a soddisfare le esigenze dei nostri clienti”.
 
INTERVISTA PUBBLICATA SUL NUMERO DI OTTOBRE 2014 DI ADVISOR

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