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2/29/2016 | Davide Mosca
Una sola domanda coinvolge l'intero spettro degli investori dall'inizio del 2016. Come affrontare la volatilità? Il team multi-asset investment di Schroders, dopo una valutazione dei primi due mesi di contrattazioni, individua in sentiment la parola chiave per riuscire a prevedere gli andamenti e impostare una strategia adeguata all'attuale fase. Dall'estate del 2015, sottolinea l'analisi dell'asset manager inglese, i livelli di volatilità sono cresciuti costantemente, portando ai recenti episodi correttivi e determinando "oscillazioni fortemente condizionate dal sentiment. "
Il consiglio, in questo contesto, è prestare attenzione alle differenze di andamenti fra i mercati e in particolare ai fenomeni lead-leg come quelli osservati fra S&P 500 e DAX da un lato e NIKKEI dall'altro. Nel corso del mese di gennaio, infatti, mentre i primi due si muovevano decisamente verso un regime di altà volatilità, l'indice giapponese denotava una sostanziale stabilità, imboccando in seguito un percorso di veloce adeguamento.
Tali reazioni generano opportunità di investimento per cui, si legge nell'analisi Schoders, "i dati o gli indicatori macroeconomici ad alta frequenza sono particolarmente preziosi, poiché in grado di catturare meglio le dinamiche di mercato guidate dal sentiment degli investitori." Secondo l'asset manager britannico non ci troviamo, dunque, di fronte all'inizio di un lungo periodo di mercato orso né ad un rischio recessione ma in un periodo di volatilità da gestire con la dovuta cautela, proteggendo il portafoglio e sfruttando le opportunità connaturate ad andamenti idiosincratici.
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