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Esma conferma: commissioni su base mensile

4/4/2016 | Marcella Persola

Le sgr possono tirare un sospiro di sollievo. ESMA non ha modificato il metodo di calcolo delle commissioni di performance che restano quindi su base mensile, nei paesi Ue.


Le sgr possono tirare un sospiro di sollievo. Nella giornata di venerdì è stato pubblicato da ESMA un documento nel quale non viene modificato il metodo di calcolo delle commissioni di performance che restano quindi su base mensile, nei paesi Ue.

 

L'elemento che aveva creato incertezza nel settore del risparmio gestito, e fatto tremare le sgr non ha sortito nessun effetto. Anzi il documento non si discosta da quanto aveva già diffuso da IOSCO, l'autorità di vigilanza internazionale, diffuso qualche tempo fa. A testimonianza che i regolatori europei sembrano allineati nel voler continuare lungo questa prassi.

 

Secondo alcuni questa decisione dell'ESMA potrebbe essere suscettibile di cambiamenti nel lungo periodo e quindi non è escluso che nel futuro si possa cambiare la base di calcolo e passare da quella su base mensile a quella annuale, ma per il momento l'allarme è rientrato.

 

Altro discorso invece quello sulle remunerazioni dei money manager, che è il focus del documento e nel quale L'autorità dice di essersi allineato a quanto già previsto da AIFMD e EBA, in moda da sviluppare dei requisiti uniformi per chi lavora nel mercato finanziario. In particolare la direttiva Ucits prescrive la proporzionalità si applichi a tutte le remunerazione sotto il cappello della direttiva.

Comunque le linee guida non includono indicazioni sulla possibilità di non applicare determinati requisiti specifici nel processo di retribuzione. Questo a seguito del recente lavoro e delle analisi legali, inclusa le guidelinea della CRD IV dell'EBA, che hanno messo in discussione le disposizioni di proporzionalità esistenti.

 

ESMA ritiene però le piccole società di gestione, così come quelle che presentano delle strutture organizzative interne semplici o la cui attività complessa è limitata non dovrebbero essere assoggettate a tali disposizioni di proporzionalità in quanto sarebbe sproporzionato applicare i requisiti di remunerazione variabile su remunerazioni minori e di applicare determinati requisiti per alcuni membri del personale quando ciò non si tradurrebbe in un allineamento efficace di interessi tra il personale e gli investitori dei fondi.

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