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Cosa c’è dietro lo stop alla banconota da 500 euro

5/12/2016

Secondo Salman Ahmed, chief investment strategist di Lombard Odier Investment Managers, la decisione di Francoforte di porre fine alla banconota col taglio più grosso non è solo una misura anti-riciclaggio


L’imminente scomparsa della banconota da 500 euro avrà enormi implicazioni sul comportamento e la forma della futura politica monetaria. Ne è sicuro Salman Ahmed, chief investment strategist di Lombard Odier Investment Managers, secondo cui la decisione di porre fine alla stampa della banconota va "ben oltre l’essere una misura anti-riciclaggio, comunemente citata come motivazione". "La liquidità in contanti - spiega l'esperto - è il peggior nemico dei tassi d’interesse negativi e, dal nostro punto di vista, l’ultima azione della Bce non solo segnala un ulteriore dominio delle banche centrali, ma anche una maggiore probabilità di tassi d’interesse ancor più negativi in futuro".

Limitando la quantità di banconote da 500 in circolazione, l'Eurotower sta cercando di assicurarsi che conservare denaro contante sia più costoso che tenerlo in banca, nonostante i tassi d’interesse negativi. "In parole povere: c’è bisogno di molto meno spazio per conservare al sicuro banconote di taglio maggiore. Si può dunque dire che, facendo in modo che la più grossa banconota stampata sia quella da 100 euro, la Bce stia cercando di regolare la quantità di contante che i risparmiatori possono tenere da parte" sottolinea Ahmed.

L'esperto di investienti fa l'esempio di una società senza contante che "consente di non avere limiti sui tassi d’interesse negativi, poiché cessano di esistere gli asset a rendimento zero". E ciò può essere ottenuto in modo graduale "aumentando i costi di stoccaggio del contante, condizione che l’eliminazione di banconote di grosso taglio chiaramente consente di raggiungere". Sul breve termine,  secondo Ahmed, i tassi d’interesse ancora più negativi sono improbabili, poiché "l’attenzione si allontana dall’uso della valuta come strumento di politica monetaria".

Ma lo strumento dell’interesse negativo sarà probabilmente importante, se il ciclo economico globale si invertirà, richiedendo un’altra dose di politiche di sostegno. "A quel punto, l’assenza della banconota da 500 potrebbe dimostrarsi molto utile per chi decide tali politiche. In ultima analisi, crediamo che l’eliminazione della banconota invii un chiaro segnale, ossia che i tassi d’interesse negativi scenderanno molto più in basso" conclude l'esperto.

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