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5/12/2016 | Davide Mosca
"Per quanto concerne il referendum nel Regno Unito, non riesco proprio a immaginare una reazione positiva da parte dei mercati qualora vincessero coloro che vogliono lasciare l'Unione Europea." Chriss Iggo, chief investment officer fixed income di Axa Investment Managers, esprime una visione netta e inequivocabile sull'impatto che avrebbe un'uscita dall'Unione del Regno Unito a seguito del referendum del 23 giugno, sottolineando le notevoli incognite che rappresenterebbe in termini di accordi commerciali, flussi di investimento e norme finanziarie. L'attuale trend dei sondaggi sembra, però, indicare la prospettiva di un'uscita come la meno probabile e questo scenario, sottolinea Iggo, premierà chi oggi prende la decisione di acquistare sterline. In generale, il referendum porterà - secondo il chief investment officer fixed income di Axa IM - ad un'aumento dell'incertezza e a possibili ripercussioni sui mercati soprattutto per i prodotti più esposti al rischio.
Per quanto riguarda in generali gli strumenti obbligazionari, "il momento - afferma Iggo - sembra ancora propizio per le obbligazioni dei mercati emergenti grazie al rimbalzo dei prezzi delle materie, all'indebolimento del dollaro e all'approccio più prudente Federal Reserve." Sul segmento high yield - prosegue - "occorre ridurre un pò la posizione, considerata la robusta performance degli ultimi due mesi." Come fonte di diversificazione relativamente al lungo termine, prestare attenzione ai titoli trentennali del Tesoro Usa.
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