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Flessibili, cedola e PAC il tris amato dai consulenti

5/20/2016 | Marcella Persola

E' questo quanto emerge dall'indagine condotta da Raiffeisen Capital Management nel corso del suo roadshow annuale


I prodotti più amati dai consulenti finanziari? I fondi flessibili, quelli a cedola e i PAC. E' questa la fotografia che emerge dall'indagine realizzata da Raiffeisen Capital Management lo scorso marzo nel corso del proprio annuale roadshow.

 

"L’indagine – ha commentato Donato Giannico (nella foto), country head per l’Italia di Raiffeisen Capital Management – è stata l’occasione per fare il punto sullo scenario attuale e per comprendere più a fondo l’approccio verso le diverse asset class, e le preferenze in termini di tipologie di fondi comuni dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e private banker cui ci rivolgiamo".

Nel dettaglio dall'indagine si evidenzia che i fondi flessibili sono utilizzati da 7 operatori su 10 (il 72% degli intervistati), mentre i fondi a distribuzione di cedola sono utilizzati da oltre 6 operatori su 10 (il 64% dei partecipanti all’indagine).

 

Ma con che modalità sono utilizzati dai consulenti? Il 54% che usa fondi flessibili, li inserisce in portafoglio con percentuali variabili tra il 25 e il 75%, così come il restante 46% che utilizza fondi a cedola. Accanto alle prime due categorie di fondi, emerge inoltre l’uso dei fondi convertibili (39% degli intervistati) come strumento di diversificazione. Tra gli intervistati che dichiarano di utilizzarli, il 73% li inserisce nei portafogli dei clienti con una percentuale massima del 10%.

 

E quali sono i criteri di selezione per la scelta dei fondi a distribuzione? Escludendo le performance, la casa di gestione (35% delle preferenze) è risultato il fattore determinante nella selezione dei fondi a distribuzione, seguito dalle caratteristiche della cedola distribuita: cedola fissa predeterminata (20%), percentuale della cedola (17%), frequenza della cedola (13%).

 

L'indagine inoltre mostra che in momenti come quello attuale caratterizzato da estrema volatilità i consulenti considerano validi anche i piani di accumulo. La maggioranza degli operatori (il 64% degli intervistati) propone il piano di accumulo come uno strumento diretto a limitare la volatilità dei mercati; tre operatori su dieci (il 32%) lo propongono come un metodo di risparmio mirato alla realizzazione di progetti futuri, mentre solo il 3% dei consulenti intervistati dichiara di non utilizzare piani di accumulo per i propri clienti.

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