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5/23/2016
Il programma di QE in Europa? "Nel lungo periodo potrebbe danneggiare i portafogli degli investitori". Ne è sicuro Robert Hay (nella foto), gestore del fondo BNY Mellon Global Opportunities. "La ragione è semplice: le politiche monetarie accomodanti - spiega - hanno incoraggiato la speculazione e un livello crescente di indebitamento nell’economia. Ogni volta che gli stimoli sembrano aver raggiunto un tetto temporaneo, il sistema minaccia di crollare. Questo problema peggiora ogni volta che le autorità entrano in azione per ritardare l’ingresso nella fase negativa del ciclo economico, esattamente come sta accadendo oggi con le politiche monetarie accomodanti".
I Paesi sviluppati non sono ancora riusciti a sfuggire a questo schema, che ricorre a livello globale sin dall’ultima crisi finanziaria globale. Prima o poi, però, arriverà un momento in cui sarà necessario riassorbire gli eccessi di speculazione e di debito presenti sui mercati. Cosa faranno allora le autorità monetarie? "Il ricorso a piani di stimoli presenta alcuni problemi intrinsechi e, vista la fase in cui ci troviamo al momento, c’è il pericolo di una nuova inversione del ciclo dei mercati" sottolinea Hay.
Per il gestore la chiave per navigare attraverso un contesto di mercato difficile come quello attuale consiste nell’evitare di essere trascinati dalle posizioni di consensus. "Bisogna invece esaminare attentamente le valutazioni per tracciare un profilo delle opportunità e dei rischi di ciascun titolo. Ad esempio, le azioni di società che sinora hanno ottenuto buoni risultati, senza problemi evidenti all’orizzonte, potrebbero dimostrarsi troppo costose; mentre i titoli che non riescono ad attrarre gli investitori di breve periodo potrebbero essere sottovalutati. È importante allora mantenere uno sguardo obiettivo sulle reali opportunità d’investimento".
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