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8/3/2016 | Davide Mosca
Volatilità e incertezza dei mercati hanno spinto gli investimenti in oro a un costante crescita nel 2016. I flussi degli ETP sull'oro hanno raggiunto quota 22 miliardi da inizio anno. La correzione di inizio anno e il mese di maggio, i periodi di maggiore afflusso, con marzo e aprile che hanno fatto rilevare una maggiore propensione al rischio. In termini generali, la difficoltà nell'interpretare gli andamenti ha determinato la detenzione di un alti livelli di liquidità. Diversificare rischio e rendimento resta in cima ai pensieri degli investitori con gli interrogativi relativi a Brexit, alle politiche delle banche centrali e agli eventi politici da affrontare in autunno.
"Guardando al futuro - afferma Ursula Marchioni, chief strategist EMEA di iShares - BlackRock - un potenziale aumento del tasso di inflazione negli Stati Uniti potrebbe confermare la propensione all’investimento in oro, essendo spesso e comunemente ritenuto una copertura contro l'inflazione, con diversi gradi di efficacia. La copertura del rischio come misura contro la volatilità - prosegue Marchioni - sembra rimanere la strategia più rilevante nella gestione del portafoglio. Siamo convinti che gli investitori potrebbero ancora prendere in considerazione un’esposizione sull’oro, nonostante i forti rialzi del prezzo da un anno a questa parte, per le qualità di “rifugio sicuro” e perché, come nel caso di molte investimenti alternativi, incrementa la diversificazione all’interno del portafoglio."
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