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Pictet AM, il Giappone verso l'helicopter money?

8/8/2016 | Davide Mosca

La soluzione di politica monetaria in assoluto meno convenzionale potrebbe riuscire a liberare l'economia nipponica dalla trappola della liquidità e spingere (finalmente) a un rialzo dell'inflazione


"Supponiamo che un giorno un elicottero sorvoli questa comunità e lanci 1.000 dollari dal cielo, che, ovviamente, verrebbero frettolosamente raccolti dai membri della comunità. Supponiamo inoltre che tutti siano convinti che si tratti di un evento unico e irripetibile". Nel 1969 Milton Friedman pubblica "Optimum Quantity of Money" dando vita a una delle teorie meno convenzionali e più affascinanti della politica moneteria. Una "supposizione", quella di Friedman, molto citata negli ultimi mesi e che potrebbe tornare utile in questo momento alla Bank of Japan, almeno secondo l'opinione di Steve Donzé, senior macro strategist, e Hiroshi Matsumoto, head of investment management, Giappone di Pictet Asset Management

 

 

 

La trappola della liquidità e la scarsa o assente inflazioni sono mali cronici dell'economia nipponica e le armi messe in campo dalla banca centrale di Tokyo fino a questo momento si sono rivelate infruttuose. Né il programma di Quantitative and Qualitative Easing avviato nel 2013, né l'adozione di tassi negativi sono riusciti a intaccare il problema che è stato inoltre aggravato dalla Brexit e dal conseguente apprezzamento del bene rifugio Yen che ha ridotto ulteriormente le attese inflazionistiche e la competitività delle esportazioni.

 

 

 

La strada, drastica ma percorribile, secondo Donzé e Matsumoto, è quella dell'helicopter money nella sua versione di cancellazione del debito. La misura pensata dai due manager di Pictet AM sarebbe una variante dell'MFDR (Money-Financed Debt Relief) ideato da Adair Turner, ex presidente della Financial Services Authority del Regno Unito, che prevede la totalità o almeno una parte dei JGB detenuti dall'autorità monetaria venga convertita in bond perpetui non fruttiferi. "Noi - si legge nell'outlook sull'economia nipponica a firma di Donzé e Matsumoto - propendiamo per un MFDR più radicale, con una vera e propria cancellazione del debito. In sintesi, la banca centrale stampa moneta per acquistare un'obbligazione governativa. E poi la cancella."

 

 

 

Il risultato sarebbe un'iniezione di liquidità che "consentirebbe - proseguono Donzé e Matsumoto - di ridurre il disavanzo statale e di migliorare il profilo creditizio del Paese. Inoltre, stimolerebbe gli investimenti e i consumi privati incentivando società e famiglie a risparmiare meno, con il conseguente aumento dell'inflazione." Un messaggio forte nei confronti dei mercati, ma anche una misura dai rischi elevati con la Bank of Japan che si troverebbe tecnicamente ad operare in stato di insolvenza. 

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