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Candriam, perché è il momento degli emergenti

8/31/2016 | Davide Mosca

Emissioni di debito con rendimenti positivi e azioni con alto potenziale di rivalutazione, buono anche il market timing


"Data la persistenza del contesto caratterizzato da bassi rendimenti nei paesi sviluppati, la diversificazione rimane la chiave per ottenere performance." Una diversificazione che secondo Nadège Dufossé, head of asset allocation di Candriam Investors Group, può guardare con convinzione agli emergenti, sia dal lato reddito fisso che da quello azionario.

 

 

 

 

Per quanto riguarda l'obbligazionario, i bilanci nazionali dei paesi dell'area emergente stanno migliorando, sottolinea Dufossé, notando inoltre una graduale riduzione delle pressioni deflazionistiche. Sull'azionario, "dopo diversi anni di sottoperformance, parzialmente dovute al collasso dei prezzi delle materie prime a partire dalla metà del 2014 - afferma l'head of fixed income di Candriam - le azioni presentano un forte potenziale di rivalutazione." L'atteggiamento accomodante delle banche centrali, che allontana un rallentamento della crescita globale, e le scarse possibilità di apprezzamento del dollaro sono, infine, fattori che confermano un outlook positivo sugli emergenti.

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