Il consiglio di Bill Gross (nella foto) per il 2017 e gli anni a venire? Tirare i remi in barca. Nell’ultima newsletter agli investitori del fondo che ha ingestione da ottobre 2014 dopo la sua clamorosa dipartita da PIMCO, il fondo obbligazionario Unconstrained di Janus Capital, il re dei bond scrive una strategia semplice: incrementare la quota di cash in portafoglio, ridurre l’esposizione agli asset rischiosi e la duration della parte obbligazionaria rispetto agli indici di riferimento. ​La parola d’ordine è prudenza.

Motivo? Gross non crede che l’Occidente riesca a risolvere la crisi debitoria in atto. E, soprattutto, pensa che la Trumponomics sia sopravvalutata e che i mercati oggi vedano solo un lato della medaglia. Gross, pur essendo notoriamente di fede repubblicana, se la prende con Trump perché enfatizza gli stimoli fiscali opponendoli alla politica monetaria, “senza menzionare Keynes e l’incremento alla spesa per deficit”.  E ancora: utilizza parole strausate come infrastrutture e meno tasse (chi non vuole meno tasse?).

"È indubbio che alcuni provvedimenti di Trump possono essere buoni per le azioni e cattivi per i bond nel breve termine, ma sul lungo termine gli investitori dovrebbero considerare le idee anti-globalizzazione che potrebbero restringere il libero scambio e quindi colpire i profitti delle grandi multinazionali. A questo si aggiunge il dollaro forte che può pesare e molto sulle multinazionali del settore tech" avverte Gross.  

Il re dei bond, inoltre, ricorda che in Giappone, Eurozona, USA e Regno Unito le banche centrali hanno comprato o continuano a comprare debito governativo anche se un giorno dovranno vedersela con la montagna di debito creata (in altre newsletter l'ha chiamata "supernova"). E mantenendo bassi in modo artificioso i tassi di interesse hanno fatto lievitare i prezzi di tutte le altre asset class e salvare aziende e individui stra-indebitati sull’orlo del fallimento.