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Van Den Eynde (Candriam): nell’equity vince l’innovazione

12/30/2016 | Davide Mosca

Rudi Van Den Eynde, head of thematic global equity dell'asset manager, spiega come puntare sui titoli di aziende ad alto contenuto innovativo migliorino le possibilità di ottenere ritorni


Crescita, produttività e redittività. Sono probabilmente i tre obiettivi principe dell'attività economica e certamente i più ricercati nell'attuale contesto globale che ne è carente ormai da tempo. Questa triade sembra però essere alla portata di quelle realtà che sono in grado di mettere l'innovazione al centro del proprio business e che possono dunque rappresentare un'interessante opportunità di investimento. Ne è convinto Rudi Van Den Eynde (nella foto), head of thematic global equity di Candriam, che individua proprio nella capacità di innovare il fondamentale fattore di selezione da applicare nella scelta dei titoli da inserire in un portafoglio azionario peformante.  

 

 

Su questo assunto Candriam ha fondato una strategia multi-settoriale che si concentra sullo scenario europeo e investe su titoli come Inditex, colosso dell'abbigliamento all'avanguardia in termini di logistica e modello di supply chain, o Croda, azienda in forte crescita nel campo dei sistemi di filtraggio.

 

 

Nonché strategie globali che prendono in considerazione un mutato contesto produttivo e l'avvento di quella che per portata e conseguenze viene definita la quarta rivoluzione industriale. "A livello globale - afferma Van Den Eynde - individuiamo tre fondamentali driver di crescita: la tecnologia, le biotecnologie e la robotica. Quest'ultima, in particolare, rappresenta il centro nevralgico del processo di innovazione in atto poiché unisce tutti i suoi elementi: dall'intelligenza artificiale al cloud computing, dall'automazione ai software".

 

 

"Società come Honda, impegnata nel realizzare un nuovo concetto di robot multi-funzionale, Microsoft Hololens, attiva nel campo della realtà virtuale, e NVIDIA, leader mondiale della grafica digitale, sono esempi di aziende ad alto tasso di innovazione e ad alto potenziale di crescita. Queste - aggiunge - sono le realtà in cui troviamo la maggiore capacità di generare valore aggiunto. In linea generale, però, a prescidere dal settore in cui si opera, conta la capacità di innovare e di differenziarsi."

 

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