"Una cosa è certa: anche il 2017 sarà un anno tutt'altro che tranquillo." Cambieranno alcuni fattori di generazione di incertezza ma non il risultato in termini di volatilità secondo Ann-Katrin Petersen, vice president global capital markets & thematic research di Allianz Global Investor. L'attenzione per la politica registrata nell'ultimo semestre continuerà grazie al fitto calendario che parte con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio e prosegue con l'avvicinamento agli appuntamenti elettorali di primavera nell'Eurozona. In relazione all'andamento dell'economia mondiale, Petersen sottolinea una positiva tendenza ad un "consolidamento congiunturale" che unita alla stabilizzazione delle materie prime "lascia presagire nei mesi a venire una prolungata accelerazione dell'inflazione". Se la tendenza reflazionistica contribuirà a sostenere i mercati, la lunga lista di appuntamenti elettorali e le politiche monetarie delle principali banche centrali attese come divergenti, con Fed che spinge al rialzo dei tassi e BCE e Giappone che si mantengono accomodanti, completano un quadro che promette ampi movimenti dei mercati.

 

 

 

Ecco cosa tutto ciò potrebbe significare in termini di asset allocation tattica secondo Allianz G.I.: "L'attesa reflazionistica, il progressivo miglioramento congiunturale, i previsti stimoli finanziari negli USA e il graduale inasprimento dei tassi da parte della Fed lasciano presagire un rialzo dei mercati azionari a fronte di una maggiore debolezza in ambito obbligazionario. Le attese dell’andamento degli utili delle società per il 2017 appaiono ancora troppo ambiziose. Inoltre, i fattori politici continuano a ricoprire un ruolo importante per la performance dei mercati finanziari e occorrerà interagire con una volatilità elevata. 
In termini generali, gli investitori dovrebbero focalizzarsi di più sul reddito da capitale che sull'aumento delle quotazioni".