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Separare i segnali dal rumore di fondo

1/25/2017 | Brad Tank*

Gli investitori hanno a che fare con Trump, un presidente che pensa ad alta voce


Con l’insediamento alle spalle, è un buon momento per riflettere su come gli investitori possano farsi strada nel panorama frenetico che viviamo. Un’espressione particolarmente appropriata che viene in mente è il “rapporto segnale/rumore”. Secondo Wikipedia è una misura usata nelle scienze ed in ingegneria che mette in relazione la potenza del segnale utile a quella del rumore di fondo. È definito come il rapporto di potenza del segnale rispetto alla potenza del rumore. Abbiamo agito e continueremo ad agire in un contesto in cui il segnale è estremamente debole. Per questo è molto difficile capire quale sia davvero.

Non molto tempo fa una frase che ricorreva spesso e con cui ero d’accordo era “non vedo l’ora che le elezioni finiscano”. L’idea era che tutte le cose folli che stavamo vedendo sarebbero finite e saremmo tornati alla normalità. A questo punto penso sia chiaro che non torneremo a qualunque cosa fosse la norma. Al contrario, il livello di rancore di parte che riguarda i temi del giorno resta molto alto. Inoltre, durante le elezioni, abbiamo visto moltissime notizie deboli sul piano dei fatti e forti su quello delle opinioni, cosa che perdura.

Mettiamoci anche un neo presidente che pensa ad alta voce in tempo reale e la realtà di doversi muovere in un mondo con un segnale/rumore molto debole per il futuro più prossimo è qualcosa con cui un investitore deve fare i conti. È la realtà del nuovo contesto. Cosa può fare un investitore? Per prima cosa, concentrarsi sui fatti importanti ed adottare un metodo per ignorare il rumore. Parte della sfida è rappresentata dal fatto che le proposte della nuova amministrazione sono molto ambiziose e riguardano riforme sostanziali, al codice fiscale, al ruolo dello Stato nella sanità e all’immigrazione tra l’altro.

Sono argomenti molto complessi. Questo è evidente in tutti i servizi, nella retorica sul codice fiscale, in particolare la proposta di modifica fiscale di confine. È stata quella predominante tra le notizie finanziarie per gran parte della scorsa settimana ed è molto difficile da spiegare in breve, così i commentatori si sono aggrappati a titoli allarmanti e spesso fuorvianti. Separare i fatti dal rumore richiederà molta concentrazione nel prossimo futuro.

Di tutti gli obiettivi nell’agenda della nuova amministrazione, quello che avrà un effetto maggiore sui mercati e sulla valutazione dei singoli titoli azionari ed obbligazionari è la riforma del codice fiscale. Prestiamo quindi attenzione al processo di cambiamento che sta modificando la legislazione ed a chi ci sta lavorando. Richiede la comprensione del punto di vista degli autori e di coloro che potrebbero avere un’influenza significativa ed il tempo necessario all’approvazione e all’attuazione.

Non è chiaro quanto questo processo sarà trasparente ma penso che un punto di partenza per le analisi debba essere un documento che circola da sette mesi: la proposta di budget della camera dei rappresentanti. La domanda è quanto ne rimarrà fino al momento in cui si arriverà in dirittura d’arrivo.
In secondo luogo, è necessario esaminare tutte le news e le informazioni nello stesso modo in cui un ottimo analista azionario o obbligazionario analizza una società. 

*Chief Investment Officer Fixed Income di Neuberger Berman

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