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Gestore della settimana: Hermes IM nel credito globale high yield c'è valore

7/3/2017 | Marcella Persola

Per il co-head of credit & senior portfolio manager della società nel corso del 2016 sul rendimento globale ha inciso la volontà del gruppo di favorire i fondamentali anziché il sentiment prevalente


E' ancora opportuno investire in high yield? Oppure il settore è a un punto di svolta, visto che le valutazioni sono cresciute? Ne abbiamo parlato con Fraser Lundie (nella foto), co-head of credit & senior portfolio manager di Hermes Investment Management

Quali sono le prospettive che può offrire il mercato dei titoli high yield oggi?

Questa asset class si contraddistingue per alcune interessanti peculiarità come ad esempio la diversificazione che può offrire in un portafoglio multi asset attraverso una bassa correlazione al mercato obbligazionario tradizionale e a posizioni sui mercati azionari, pur essendo una risorsa liquida sia per l’income che per l’apprezzamento del capitale. Nel corso della storia ha registrato tra i più interessanti ritorni adeguati al rischio di qualunque altro segmento e per questo motivo dovrebbe essere considerata un investimento evergreen e non solo vista come allocazione opportunistica.

 

Potrebbe esserci un'inversione di tendenza, visto che sono stati tra i titoli che hanno offerto agli investitori rendimenti supplementari e costanti a fronte del rischio di insolvenza?

Le valutazioni dell’high yield sono aumentate nel corso dell’anno generando dubbi sulla misura in cui compensano il rischio preso. Ma se è vero che, rispetto alla media storica, gli spread si sono contratti, questo è compensato in una certa misura dalla qualità dell’universo di investimento, che mostra un quadro di fondamentali in salute, da una copertura dagli elevati tassi di interesse e da impliciti cuscini azionari supportati dai forti profitti che portano a tassi di default estremamente bassi e proiettati per il prossimo futuro.

 

Quali sono i mercati nei quali investite, principalmente?

Dopo un primo trimestre robusto per il credito globale, la possibilità che il rally dei titoli a più alto rischio continui ancora si è ridotta. Continueremo quindi a concentrarci sui titoli di qualità (up-in-quality) negli Stati Uniti, in Europa e nei mercati emergenti. Riteniamo che la volatilità dei tassi di interesse e la graduale eliminazione dei programmi di quantitative easing introdurrà qualche incertezza nei mercati del credito, ma le opportunità non mancano nel credito globale high yield, come ad esempio tra i titoli ciclici di alta qualità e tra i titoli retail statunitensi. La recente passione per i prodotti short duration ha accentuato le curve di credito al punto che è possibile trovare valore appena oltre la distorsione dei cinque anni nelle curve di credito.

 

Quali sono i risultati che avete ottenuto nell'ultimo anno e semestre?

2017 - calma nella tempesta: per chi investe nel credito, fino ad oggi l’anno è stato in gran parte caratterizzato da mercati in crescita. In questo ambiente favorevole, ci proponiamo di ottimizzare la convessità della nostra esposizione creditizia per massimizzare il vantaggio dato dai rialzi. Abbiamo inoltre cercato di aumentare i rendimenti assumendo posizioni lungo la curva del credito e individuando opportunità interessanti nei settori comunemente trascurati, come il retail americano. Questo ha contribuito a generare un ritorno lordo del 5%, in USD, nei primi cinque mesi dell’anno (al 31 maggio 2017). 2016 - focus sui fondamentali: Attraverso un'intensa ricerca bottom-up, abbiamo attuato operazioni contrarian, come i nostri investimenti nel settore minerario globale all'inizio del 2016, quando il comparto si trovava ancora in una fase di recessione ciclica. Tra il terzo trimestre 2015 e il primo del 2016 abbiamo aumentato la nostra esposizione verso il settore dal 12,8% al 19,1%, anticipando le mosse - favorevoli per i creditori – di quelle aziende solide che hanno poi puntato a rafforzare i bilanci riducendo i dividendi, il capex e vendendo asset. Tra gli emittenti in cui abbiamo investito sono inclusi Vale e BHP, che hanno beneficiato di una forte qualità degli asset e di politiche finanziarie conservative. Nel corso del 2016, la nostra esposizione verso aziende minerarie ha contribuito fortemente al nostro rendimento globale, evidenziando il vantaggio di favorire i fondamenti anziché il sentiment prevalente.

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