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Ecco i temi d'investimento dei prossimi 10 anni

7/3/2017

Lo spiega in un recente outlook il team multi-asset di Aberdeen Asset Management


I rendimenti dei titoli di Stato saranno estremamente bassi nel prossimo decennio. Allo stesso tempo i rendimenti dall’azionario saranno modesti se paragonati al passato recente, specialmente in mercati in cui le valutazioni sono diventate tirate. È quanto emerge in nuova analisi delle tendenze di lungo periodo curata dal team multi asset di Aberdeen Asset Management, che gestisce un patrimonio di oltre 90 miliardi di euro. Pubblicata due volte l’anno, l’outlook è un’analisi dettagliata delle tendenze economiche e di investimento che influenzeranno le decisioni d’investimento nel corso dei prossimi 5-10 anni.

Stando allo studio, i mercati azionari devono fare i conti con ostacoli di lungo periodo: dati demografici in peggioramento, scarsa produttività e la fine del boom creditizio in Cina. Il Dragone tiene sotto controllo la crescita del suo credito e farà rallentare la sua economia e quella mondiale, scrivono gli analisti della casa scozzese, mentre i mercati sviluppati faticheranno a colmare il deficit a causa della riduzione della popolazione in età lavorativa e di una crescita debole della produttività.

Gli scarsi rendimenti dei titoli di Stato, invece, sono il risultato matematico dei bassi rendimenti di oggi, causati da uno sbilanciamento strutturale profondo tra i risparmi globali e gli investimenti. Secondo gli esperti dell'asset manager scozzese, i tassi d’interesse potrebbero salire un po’ ma è improbabile tornino ai livelli prima considerati normali, mentre sul fronte azionario ci sono ancora opportunità. Dove? "In Europa il ciclo di business ha finalmente preso slancio ed i mercati emergenti sono ancora relativamente convenienti. Alcune delle opportunità migliori si trovano però negli asset alternativi. Pensiamo che il debito dei mercati emergenti in valuta locale possa offrire rendimenti del 6%. I governi dei Paesi emergenti hanno imparato dal passato e le loro economie sono ora guidate in modo più prudente. Ci aspettiamo anche rendimenti interessanti dagli investimenti quotati in infrastrutture, in particolare da strade, ospedali e parchi eolici"  spiega Craig Mackenzie di Aberdeen AM. 

L’analisi arriva alla conclusione che gli investitori multi asset potrebbero dover riconsiderare l’asset allocation. continua: “Azioni e obbligazioni saranno ancora fondamentali per i portafogli di molti investitori. Questo è però un contesto poco favorevole per i modelli tradizionali di asset allocation composti da azioni e obbligazioni (in proporzione 40 a 60). Per decenni gli investitori hanno associato le azioni ai titoli di Stato per ottenere portafogli diversificati. Questo approccio ha funzionato quando i titoli di Stato offrivano un rendimento del 6% ma non è ottimale quando i rendimenti sono solo dell’1%. Abbinare alle azioni un mix diversificato di asset alternativi a più alto rendimento sembra poter offrire agli investitori risultati migliori” conclude Mackenzie. 

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