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Crescita globale? Sì, ma non sui livelli del passato

7/21/2017 | Redazione Advisor

Crescita globale pronta ad un nuovo sprint a rialzo? Sì, ma non sui livelli del passato. Jeremy Lawson, capo economista di Standard Life Investments, ha spiegato il perché del rallentamento strutturale della crescita potenziale.


Crescita globale pronta ad un nuovo sprint a rialzo? Sì, ma non sui livelli del passato. “Secondo le nostre stime” ha spiegato Jeremy Lawson, capo economista di Standard Life Investments, “la crescita mondiale del PIL reale dovrebbe attestarsi al 3,4% nel 2017, che rappresenterebbe un picco sugli ultimi cinque anni, ma ancora ben al di sotto del 5,3% registrato un decennio fa”. Tale evidenza riflette un rallentamento strutturale della sottostante crescita potenziale, sia per le economie sviluppate, che per quelle emergenti.

 

Tra le principali cause alla base dell’indebolimento della crescita vi è il deterioramento dei trend demografici, che ha pesato sulla forza lavoro nei mercati sviluppati e, seppur in misura inferiore, su alcune economie emergenti. Vi sono poi da considerare gli effetti legati alla crisi avviatasi un decennio fa: una contrazione profonda e duratura dell’economia globale ha frenato gli investimenti, incrementando il rischio di reazioni isteriche e schiacciando la produttività.

 “Un minor potenziale di crescita” ha aggiunto Lawson “solleva una serie di sfide per i decisori politici: una crescita strutturalmente più debole rende più difficile ridurre gli alti livelli di indebitamento pubblico e privato. Inoltre” ha proseguito lo stesso, “nelle economie avanzate un potenziale di crescita inferiore è probabilmente associato a bassi tassi di interesse, rendendo più difficile per i responsabili politici stimolare la crescita in caso si verifichi uno shock”.

 

Nell’intento di riportare i target di crescita sui livelli del passato, i governi hanno cercato di attuare misure volte al miglioramento delle attese economiche, spingendo sul rafforzamento della partecipazione al lavoro, sull’investimento in progetti infrastrutturali produttivi e su riforme per agevolare il mercato dei prodotti. "Purtroppo" ha tuttavia consluso Lawson "sono poche le economie che perseguono tali riforme con determinazione. Questo significa che l'economia globale potrebbe dover continuare a convivere con un potenziale di crescita minore".

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