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Elezioni in Germania: mercati stabili finché Merkel avanza

9/19/2017

In programma per il 24 settembre non dovrebbero modificare in maniera significativa lo scenario del Vecchio Continente


Le elezioni generali tedesche in programma per il 24 settembre non dovrebbero modificare in maniera significativa lo scenario del continente dal momento che i risultati potrebbero confermare la situazione attuale. "Le diverse opzioni di coalizione assisteranno a un impatto positivo, sebbene limitato, a livello macro in seguito agli sgravi fiscali attesi. La buona notizia per il continente è che l’agenda europea dovrebbe andare avanti nel corso dei prossimi quattro anni. È probabile che Angela Merkel rimarrà al governo per altri quattro anni. I sondaggi attuali indicano che la Cancelliera ha consolidato la sua avanzata e che probabilmente i Cristiani Democratici resteranno la principale forza politica in Germania" spiega Nadège Dufossé (nella foto), head of Asset Allocation di Candriam Investors Group.

Ad ogni modo, poiché i partiti a entrare nel Bundestag saranno con buona probabilità sei (e non quattro come nel 2013), Merkel si vedrà costretta a formare una coalizione per avere la maggioranza in Parlamento. A due settimane dagli scrutini, gli scenari più probabili secondo l'esperta sono due: il proseguimento dell’attuale “Grande coalizione” con l’SPD oppure la formazione di una nuova alleanza con i liberali di FDP e i Verdi. In ogni caso, tutti i principali partiti propongono un’agenda pro europeista e uno sgravio delle imposte sul reddito, alla luce anche dell’avanzo di bilancio tedesco. Le trattative per la coalizione che seguiranno le elezioni potranno protrarsi per svariate settimane rivelando la necessità di un compromesso per la sua attuazione.

"Ci aspettiamo un passo avanti nell’agenda europea - prosegue Dufossé - che comprenda una politica di difesa comune, la creazione di un Fondo monetario europeo e la possibile istituzione di un ministro delle finanze europeo, oltre a una linea dura nei negoziati per la Brexit. In un orizzonte di breve termine, l’impatto sui mercati dovrebbe essere limitato, mentre nel lungo periodo l’esito dovrebbe essere favorevole". L'ottimismo dell'esperta è giustificato anche dalla differenza con gli altri paesi europei: in Germania, infatti, nessuno dei principali partiti ha in programma un’uscita dall’Ue, tagli alla spesa del servizio sanitario o una costruzione di un muro divisorio con i paesi confinanti. "In breve, queste elezioni non dovrebbero rappresentare un rischio politico. In un’ottica di medio periodo, ciò giocherà a favore degli asset europei, incluso l’euro" conclude.

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