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SGR e reti: chi ignora l'innovazione digitale perderà quote

9/20/2017

Il 65% dei Millennial è pronto a cambiare intermediario in caso di insoddisfazione del servizio offerto. Ecco i risultati di un recente sondaggio di State Street


Le aspettative degli investitori retail sono in crescita. I clienti richiedono ai gestori non solo di garantire prestazioni superiori ad un determinato benchmark, ma anche di innovare per rendere l'esperienza più fluida: queste attese si traducono nella necessità di lanciare servizi di investimento digitali e altamente personalizzati, perché se le imprese offrono un servizio non soddisfacente o ritenuto non adeguato dal punto di vista tecnologico, i clienti alla fine scappano, soprattutto i Millennial (nati dopo il 1980).

È quanto emerge da un recente sondaggio di State Street Global Services. Ecco i risultati più interessanti: la stragrande maggioranza dei clienti (82%) ha dichiarato che i propri fornitori di servizi di investimento dovranno mantenere un adeguato livello di innovazione tecnologica nei prossimi cinque anni, mentre il 58% ha evidenziato che le “soluzioni innovative” saranno un fattore importante nella selezione dei provider nello stesso arco di tempo. D'altra parte i gestori riconoscono che la tecnologia può giocare un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi del cliente, offrendo costi più bassi e modelli che offrono maggiori economie di scala.

"Lo stesso studio ha rilevato che il 64% degli investitori retail richiede una consulenza personalizzata, mentre il 62% si aspetta strumenti fai-da-te che permettano di auto-gestire i propri investimenti. Stiamo assistendo a uno spostamento sempre maggiore verso modelli di consulenza all’investimento automatizzata a basso costo, i cosiddetti robo-advisor. I gestori che sono alla ricerca di nuove modalità di distribuzione dei propri prodotti stanno vagliando attentamente le soluzioni offerte dalla digitalizzazione” spiega Riccardo Lamanna (nella foto), country head Italy di State Street Global Services.

"Se le imprese scelgono di ignorare il cambiamento delle preferenze dei clienti, assisteranno inevitabilmente al declino della loro quota di mercato. Le imprese devono anche essere consapevoli dei cambiamenti generazionali che avvengono nell'orizzonte degli investitori. I Millennial e i nativi digitali sono cresciuti utilizzando servizi digitali e app facilmente accessibili, che hanno semplificato il loro stile di vita. Questo segmento demografico - che spesso richiede la soddisfazione immediata e la l’offerta di servizi in tempi rapidi - è più intransigente rispetto alle vecchie generazioni nel caso in cui le loro aspettative non vengano soddisfatte” conclude Lamanna.

Detto con le percentuali emerse dalla ricerca, il 42% della generazione X (nati negli anni 70) intende cambiare il proprio fornitore di servizi di investimento in caso di insoddisfazione rispetto al servizio, ma la percentuale sale al 65% tra i Millennial.

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