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Gestore della settimana: "State lontano dall'obbligazionario tradizionale"

10/9/2017

Mike Brooks, head of Diversified Multi-Asset di Aberdeen Standard Investments: "Opportunità negli emergenti in valuta locale, infrastrutture e negli ABS"


Il rischio maggiore sui mercati azionari oggi? "Le valutazioni crescono sempre più per effetto delle politiche accomodanti delle banche centrali. C’è il rischio concreto che se uno degli scenari economici non funzionasse perfettamente ci siano cali notevoli sui mercati" spiega ad AdvisorOnline.it Mike Brooks, head of Diversified Multi-Asset di Aberdeen Standard Investments. "Questo potrebbe succedere per problemi in Cina o tra Usa e Corea del Nord C’è un insieme di cause diverse a cui i mercati azionari potrebbero essere sensibili date le valutazioni relativamente alte" prosegue.

Crede che le società siano in salute oppure no, in questo contesto?
Ritengo che il problema vero siano le valutazioni piuttosto che la profittabilità.

Quali saranno, invece, gli effetti del tapering della Fed sul mercato obbligazionario?
Penso vedremo salire i rendimenti delle obbligazioni negli Stati Uniti. Dipende da quanto sarà efficace il tapering e dalla modalità in cui verrà fatto, se in modo morbido o se la Fed ci si troverà costretta per via delle preoccupazioni crescenti sull’inflazione che potrebbero condurre ad un ampio sell off del mercato obbligazionario e forse ad un contemporaneo sell off del mercato azionario, che sarebbe davvero un evento problematico.

Come suggerisce di comportarsi per proteggersi dal rischio bolla sul mercato obbligazionario?
La cosa migliore è non investire in Titoli di Stato e titoli obbligazionari investment grade, non vediamo valore in queste asset class dato che i rendimenti sono molto bassi. Vediamo opportunità molto più interessanti lontano dal mercato obbligazionario tradizionale, con rendimenti più soddisfacenti e relativamente basso rischio.

Dove?
Le aree cui guardiamo sono molte e diverse: le infrastrutture, il mercato obbligazionario dei Paesi emergenti in valuta locale, asset backed securities, alcune nicchie come insurance linked securities, healthcare royalties. Ci sono molte aree che possono generare rendimenti interessanti e che diversificano. Bisogna lavorare sodo per averne accesso, specialmente in forma liquida in cui un fondo Ucits possa investire. A livello di asset class ci piace il mercato obbligazionario dei Paesi emergenti in valuta locale perché offre un rendimento interessante rispetto ai mercati sviluppati. Nel mercato del credito crediamo che gli ABS, in particolare i mortgage backed securities abbiano un rapporto rischio-rendimento interessante. Per quanto riguarda le infrastrutture, puntiamo su quelle rinnovabili e sociali e le società di investimento che nel lungo termine hanno flussi di cassa affidabili e offrono buoni rendimenti.

Come vedete le valute emergenti nei confronti del dollaro/euro?
Riteniamo che il loro valore di mercato sia corretto o leggermente a sconto rispetto alle valute dei Paesi sviluppati. Deteniamo obbligazioni in valuta locale espresse in relazione ad un insieme di valute “sviluppate” incluse euro, yen, sterlina e dollaro australiano. Non consideriamo il dollaro americano perché riteniamo che in periodi di stress questo sia considerato come un bene rifugio. In generale abbiamo una visione più positiva delle economie emergenti rispetto a quelle occidentali.

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