Tempo di lettura: 2min

Gestore della settimana: "Europa, le occasioni growth nell'healthcare e IT"

10/23/2017

AdvisorOnline.it ha intervistato Rebecca Kaddoum, gestore del fondo Comgest Growth Europe Opportunities


L’attività di stock picking richiede una buna dose di pazienza e, soprattutto, un'ottima capacità di analisi. Alla fine si tratta di scegliere in un mucchio di ciliegie quelle più scure: è la strategia "buy and hold", con la quale si costruiscono i portafogli concentrati da un universo di centinaia di titoli. È il caso del portafoglio azionario del fondo Comgest Growth Europe Opportunities, un fondo azionario Europa, gestito dal trio formato da Franz Weia, Eva Fornadi e Rebecca Kaddoum. Sono sia gestori sia analisti, come vuole la filosofia della piccola boutique transalpina che gestisce portafogli tramite per 25 miliardi di euro tramite strategie azionarie con un approccio quality growth.

A spiegare l’approccio in Europa, in un incontro con gli investitori, alcuni giorni fa a Milano, è stata Rebecca Kaddoum. “il nostro è un approccio bottom up e a priori scartiamo in genere i titoli ciclici: tendiamo a non avere esposizioni ai titoli finanziari, come le banche, alle utilities e agli energetici. Ad oggi, anche se non dipende da una valutazione macro, abbiamo un sovrappeso sull’healthcare e sull’IT” spiega ad AdvisorOnline.it. Il fondo attualmente non è esposto al mercato azionario italiano (“Non perché siamo negativi sull’Italia: non abbiamo trovato alcuna società che risponda ai nostri parametri” precisa Rebecca) e ha una maggiore sovrappeso sui paesi nordici, in particolare sul mercato azionario danese e tedesco.

“Privilegiamo società con un business prevedibile, di qualità e in grado di ottenere una crescita a lungo termine superiore alla media, che scegliamo tramite un’analisi fondamentale approfondita e applicata con rigore da diversi anni. La nostra strategia, inoltre, è leggermente più opportunistica rispetto alla filosofia della casa di investimento e investiamo, ad esempio, anche nelle IPO” prosegue Kaddoum. Ecco, in poche parole, come funziona il processo di investimento: i gestori partono da un’universo di 700 azioni quotate in tutta Europa, con una capitalizzazione minima di 300 milioni di euro. Dopo una prima analisi, restano 200 titoli che vengono monitorati con attenzione: sono i titoli delle società da cui poi scaturisce un portafoglio concentrato di 35 titoli.

Alla base di questo processo estremamente elettivo, ci sono tre convinzioni dei gestori: primo, a lungo termine vincono i fondamentali e il driver di prezzo dell’azione; secondo, i mercati non valutano correttamente le aziende che beneficiano di un vantaggio concorrenziale solido e sostenibile; terzo, la crescita sostenibile degli utili genera performance superiori con una volatilità inferiore alle media. I genere, le posizioni non superano il 3 % del portafoglio, ma Rebecca ci tiene a menzionare la tedesca Wirecard (pagamenti online) verso cui il fondo vanta un’esposizione di circa il 7%. Tra gli acquisti più recenti, il gestore ricorda anche la danese Genmab (healthcare) e la britannica Justeat (IT).

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?