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Banca Marche, utile netto a 93 milioni

3/3/2011 | Antonio Rizzo

Il gruppo - ha commentato Massimo Bianconi, direttore generale di Banca Marche- ha raggiunto, nel 2010, tutti i risultati prefissati confermandosi a livelli di eccellenza sotto il profilo della redditività


 

Banca Marche ha chiuso il 2010 con un utile netto di 93 milioni di euro, un risultato analogo a quello del 2009. La raccolta complessiva si è attestata a 20,036 miliardi segnando un incremento del 2,8% sul 31 dicembre 2009 con un progresso della raccolta diretta, che raggiunge quota 15.669 milioni di euro (+4,1%). La raccolta indiretta si è attestata a 4,367 miliardi segnando una flessione per circa 75 milioni (-1,7%). 
 
Il margine di intermediazione lordo raggiunge i 612,8 milioni di euro, in crescita di 20,4 milioni di euro rispetto al 2009 (+3,4%). 
Il Roe (Return on equity), si attesta all'8%, contro l'8,5% del 2009, comunque, superiore al rendimento medio di sistema, stimato al 2,1%. Per quanto riguarda, gli indici patrimoniali, la Banca si è immediatamente adeguata alle novità normative introdotte con gli emendamenti del dicembre 2010 alla circolare 263 di Banca d'Italia. Ciò ha comportato un'erosione del coefficiente patrimoniale. Il coefficiente complessivo di Vigilanza (Total Capital ratio), che pone in rapporto il patrimonio di vigilanza alle attività ponderate per il rischio, si è posizionato a 11,19% contro 11,84 % del 2009. Il rapporto tra patrimonio di base e attività di rischio ponderate (Tier 1 ratio), si attesta a 7,69% contro 8,20% del 2009. 
 
«Il gruppo - ha commentato Massimo Bianconi, direttore generale di Banca Marche- ha raggiunto, nel 2010, tutti i risultati prefissati confermandosi a livelli di eccellenza sotto il profilo della redditività, circostanza che continua a generare mezzi utili al rafforzamento patrimoniale». 
 
Con il piano industriale 2010-2012 - ha aggiunto Bianconi - abbiamo rafforzato i principi di autonomia, crescita sostenibile e vocazione al modello di banca retail, mantenendo nel medio periodo gli obiettivi dell'equilibrio patrimoniale e di liquidità strutturale senza ricorrere ad aumenti di capitale o ad interventi pubblici. La Banca, infine, ha destinato rilevanti investimenti per il costante miglioramento dei processi di controllo all'interno dell'azienda».

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