Tempo di lettura: 3min

Rialzo dei tassi: "il partito dei no"

3/17/2011 | redazione

Vediamo alcuni di quelli che hanno votato per il no e scropiamo quali sono state le loro motivazioni.


Dal sondaggio del Sole 24 Ore, il partito dei no risulta essere il 52% dei partecipanti.

Incontriamo alcuni dei partecipanti che hanno considerato dannoso un possibile rialzo dei tassi a primavera.

 

-Fabrizio Onida, Professore di economia internazionale alla Bocconi: "Il rialzo dei tassi si fa nel momento in cui timori di contagio inflazionistico sono fondati. In questo momento si mescolano segnali diversi, inflazione in crescita ma anche dubbi sulla congiuntura. Se dovessi votare al prossimo board voterei no, a quello successivo probabilmente voterei sì. Molto dipende dal timing".

 

-Luigi Paganetto, professore: "I problemi della recessione potenziale sono maggiori del rischio dell'inflazione. Anche se poi la banca europea deciderà in base all'inflazione. Loro devono decidere in base a questi parametri, hanno questo mandato ma se mi chiede se è opportuno io le dico no".

 

-Lucia Lorenzoni, analista MPS: "Guardando esclusivamente alla crescita, il rialzo dei tassi è prematuro. I dati macro mostrano già un rallentamento della crescita, in parte fisiologico dopo il rimbalzo registrato nei trimestri precedenti. Non escludo che il rialzo ci sarà già nei prossimi mesi, ma l'incertezza sulla tempistica della ripresa e la debolezza del mercato del lavoro dovrebbero comunque scongiurare una lunga serie di rialzi. A nostro avviso infatti per l'anno in corso c'è spazio solo per un paio di rialzi da 25 punti base".

 

-Ivan Malavasi, presidente nazionale Cna - Casartigiani: "I tassi non vanno toccati. Un eventuale rialzo rischia di compromettere seriamente il percorso che l'Europa ha avviato verso una crescita stabile e duratura. I segnali sono contraddittori. La produzione è sotto tono, la disoccupazione ai massimi degli ultimi anni, l'aumento delle materie prime alimenta le spinte inflazionistiche. Non mi sembra un azzardo dire che i prezzi non crescono per pressioni provenienti dalla domanda interna. Aumentare i tassi potrebbe, a questo punto, avere un duplice effetto: brusca frenata per l'economia e nessun contrasto significativo all'inflazione".

 

-Mario Noera, presidente Aiaf: "Un rialzo dei tassi in Europa appare prematuro alla luce dei livelli di disoccupazione ancora molto elevati, dell'assenza di rischi di rincorsa prezzi-salari, dell'ancora elevata vulnerabilità finanziaria dei sistemi bancari europei e soprattutto del fatto che la sostenibilità dei debiti pubblici dipende oggi in modo decisivo dalle prospettive di crescita delle economie periferiche, già impegnate nell'attuazione di politiche fiscali molto restrittive".

 

-Gian Maria Gros-Pietro, presidente Atlantia: "Aumentare oggi i tassi d'interesse in Europa è troppo presto perchè rischia di compromettere la ripresa allo stato nascente. Il vero nemico è la speculazione, alimentata dall'industria finanziaria che preferisce investire la massa enorme di liquidità disponibile in operazioni di breve respiro invece che nel rilancio dell'economia reale".

-Giorgio Guerrini, presidente Confartigianato: "È molto difficile prevedere corretti comportamenti nella fase attuale in cui i rischi inflattivi sono generati dall'aumento dei prezzi delle materie prime e non dalla domanda finale. Insieme alle politiche monetarie, servirebbero interventi volti ad attenuare le speculazioni sull'andamento dei prezzi".

 

-Fiorella Kostoris, economista: "È prematuro un aumento dei tassi. Un rialzo sarà opportuno nel corso dell'anno, ma non in primavera perchè così presto rischia di ridurre le spinte alla crescita. Inoltre, il livello dell'inflazione è in aumento ma non è preoccupante, è legato a fattori congiunturali come il rincaro del greggio. Infine, un rialzo dei tassi rafforzerebbe l'euro pesando così sull'export e la crescita".

 

-Paolo Leon, professore: "I tassi si devono muovere in su soltanto quando l'occupazione europea riprende. Siccome non ha ancora ripreso, complessivamente, i tassi non possono salire. Se i tassi vengono fatti salire, quel pochino di ripresa che c'è viene ammazzata".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?