Tempo di lettura: 1min
1/9/2014 | Alessandro Chiatto
Braccio di ferro sul futuro consigliere delegato di Bpm. Nella giornata di ieri erano circolate indescrezioni che volevano Fabrizio Viola, attuale amministratore delegato di Mps, tentato dal neo presidente Piero Giarda di assumere l'incarico. Oggi, invece, sembra tutto più intricato. Infatti, se è vero che Giarda sta lavorando alla composizione del consiglio di gestione e avrebbe scelto Viola per ricoprire il ruolo più importante, manca ancora sia l'accordo necessario a deliberare l'incarico in comitato nomine sia il via libera dell'a.d. di Siena.
Il parere determinante resta quello di Andrea Bonomi. Per la nomina, infatti, lo statuto di Bpm prevede l'obbligo del voto favorevole di almeno uno dei due rappresentanti di Investindustrial e di uno dei due consilglieri indicati da Credit Mutuel e Cassa di Alessandria. Per la guida operativa, Bonomi potrebbe preferire Giuseppe Castagna, già direttore della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo e gradito anche ai rappresentati del consiglio di sorveglianza eletti nella lista di minoranza di Piero Lonardi.
Inoltre, anche all'interno di Mps c'è la speranza che Viola resti alla guida. Antonella Mansi, a capo della Fondazione, ha confidato di augurarsi che l'attuale a.d. resti in sella. Anche dalle parti di Via Nazionale, nonostante il colloquio tra Bankitalia e Giarda, ci si augurerebbe che Viola non lasci il comando di Rocca Salimbeni in un momento così complicato per Siena.
I tempi restano stretti, dato che martedì prossimo il cds di Bpm dovrà deliberare i nomi per il cdg. Nello stesso giorno, è in agenda anche il consiglio di Mps.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie