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Banca popolare Commercio & Industria

7/11/2014


BPCI nasce a Milano nel 1888 grazie all’iniziativa di 77 industriali, commercianti, salariati del settore serico. Inizialmente l’attività della banca ruotava intorno alla fornitura di servizi relativi alla commercializzazione della seta, in seguito fu integrata una serie di prodotti finanziari di più ampio respiro.

 

Dopo la seconda guerra mondiale, Banca popolare Commercio e Industria registra una serie di acquisizioni e incorporazioni di istituti bancari che la indurranno a rinnovare e migliorare i servizi  interni e meccanizzare il centro contabile. 


Tra le acquisizioni e incorporazioni che vanno dal 1963 al 1995 ricordiamo: Cassa San Alessandro di Bergamo, Banca Toljia, Banca Popolare di Codogno, Credito Lodigiano, Banca Manusardi, filiale a Milano dalla Chase Manhattan Bank, ramo d'azienda dalla First National Bank of Boston, filiale a Roma dalla General Bank, Banca Popolare di Vigevano, ramo d'azienda dalla American Express Bank Ltd.

 

Nel 1996 nasce il "Gruppo Bancario Banca Popolare Commercio e Industria". Due anni dopo, il Gruppo si rafforza mediante la costituzione di Banca Popolare Commercio e Industria International S.A. Nel 1999, BPCI si ritaglia una fetta nel mercato dell' on-line banking tramite l’istituzione di ONBanca S.p.A., banca virtuale specializzata nella distribuzione di prodotti e servizi finanziari ed assicurativi.

 

Salto di qualità si verifica dal 2000 in poi, quando Banca popolare Commercio e Industria acquista 19 filiali del Banco di Napoli per poi entrare a far parte del Gruppo UBI (Unione di Banche Italiane).

 

BPCI oggi conta 7 Direzioni Territoriali, 218 filiali Retail. Il personale risulta composto dda 1629 dipendenti effettivi.

 

In riferimento agli utili si rileva una cifra pari a 14 milioni di euro in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, gli impieghi complessivi verso la clientela si sono mantenuti stabili registrando un valore di 8,3 miliardi di euro e il patrimonio, al netto dell’utile di esercizio, è pari a 1.170 milioni di euro.

 

Un progetto ambizioso sostenuto dalla Banca Popolare di Commercio & Industria è il ciclo di mostre che vedrà esposte 1119 fogli ricchi di studi e disegni che fanno parte del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci. La rassegna leonardesca  si concluderà nel 2015 con una mostra leonardesca presso Palazzo Reale in occasione dell’Expo a Milano.

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