Governo e vertici di Poste Italiane confermano l’obiettivo dello sbarco a Piazza Affari entro fine anno. Durante l’incontro di oggi al ministero dell’Economia e delle Finanze sullo stato di avanzamento dell’operazione di quotazione in borsa di Poste Italiane, cui hanno partecipato il ministro Padoan e l’amministratore delegato della società Francesco Caio, con il contributo del dipartimento del Tesoro, dei suoi consulenti e dei global coordinator dell’operazione, è stato constatato l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia. Previsto il collocamento del 40% del capitale.

Dai primi contatti con gli investitori, si legge in una nota del Tesoro, è emerso che l’operazione di quotazione di Poste Italiane (che controlla BancoPosta) "beneficia di una forte associazione con la stagione di riforme, rinnovamento e modernizzazione del Paese nella quale è impegnato il Governo". Nel corso della riunione, oltre a fare il punto sull’avanzamento delle operazioni preliminari alla quotazione, il ministro Padoan e l’a.d. Francesco Caio si sono soffermati sul ruolo di offerta capillare di servizi e raccolta del risparmio che Poste Italiane ha tradizionalmente svolto nel Paese, e sull’esigenza di rafforzare questo ruolo nel futuro anche attraverso il ricorso agli strumenti e alle risorse del mercato.

“La sostenibilità del ruolo sociale dell’azienda nel lungo periodo – prosegue la nota del Mef - è uno degli obiettivi strategici dell’operazione di quotazione. L’attenzione al ruolo dell’azienda nella comunità nazionale è peraltro parte integrante del piano industriale, concretizzata nell’equilibrio tra interessi degli shareholder e interessi degli stakeholder. Proprio per favorire questo equilibrio tra shareholder e stakeholder l’offerta di azioni riserverà quote rilevanti all’azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti”.