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Banche: accordo Ue sulle sofferenze non piace a S&P

2/3/2016

La misura è positiva ma difficilmente riuscirà a ridurre lo stock di sofferenze in portafoglio nel breve termine


Il piano dell'Italia per ridurre i prestiti in sofferenza delle banche "non è un toccasana". A bocciare l'accordo tra Italia e Bruxelles per ripulire le banche italiane da 200 miliardi di euro di crediti in sofferenza è l'agenzia di rating Standard & Poor's. "Crediamo che questa misura, sebbene positiva, difficilmente riesca a innescare da sola un significativo risanamento dei crediti in questione" si legge in un report dedicato all'accordo Ue-Italia sulle sofferenze del sistema bancario del paese. 

L'agenzia di rating giudica l'intesa positivamente, perché fornisce alle banche uno strumento per ridurre lo stock di sofferenze in portafoglio, anche se "il meccanismo delle garanzie potrebbe non centrare l'obiettivo almeno nel breve termine perché non è direttamente indirizzato alla differenza tra valore di mercato e valore di libro delle sofferenze".

Il meccanismo studiato dal Tesoro, inoltre, è "relativamente costoso per le banche e si applica soltanto alle tranche senior" scrive l'analista Mirko Sanna in una nota. S&P non prevede di rivedere le proprie stime sull'asset quality delle banche italiane nel 2016 e nel 2017.

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