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Risparmio, per gli italiani è difficile crearne di nuovo

2/29/2016 | Marcella Persola

E’ questa la fotografia che emerge dall’indagine internazionale condotta da ING su 15.000 consumatori in 15 paesi


Solo l’8% degli italiani è riuscito a risparmiare di più e il 41% ha un debito personale. E’ questa la fotografia che emerge dall’indagine internazionale condotta da ING su 15.000 consumatori in 15 paesi. In dettaglio l’indagine rivela come gli italiani si confermino poco soddisfatti del proprio livello di risparmio, con il 17% degli intervistati che si dichiara tale (ma era ancora meno, al 15% un anno fa), sorpassati per pessimismo solo dai polacchi (12% di pessimisti), contro una media europea del 26%, stabile rispetto a un anno fa.

 

Tra i più soddisfatti l’Olanda dove il 43% degli intervistati si dice soddisfatto (42% un anno fa). A guidare la classifica dei maggiormente soddisfatti ci sono coloro che sono riusciti a incrementare i risparmi.

 

Per l’Italia solo 8% del panel ha risparmiato di più nel corso dell’anno scorso, mentre il 34% riporta una diminuzione del risparmio e il 31% lo indica stabile. Se sul fronte risparmio gli italiani accusano il colpo, visto che solo pochi riescono ad accumulare nuovo risparmio, a livello di indebitamento sono molto più confident. Infatti solo il 41% dichiara di avere debiti personali contro la media europea del 50%.

 

Sui risultati Italia commenta Paolo Pizzoli, Senior Economist ING Bank Italia: “L'indagine sembra confermare che la debole ripresa economica avviatasi nel 2015 ha avuto sinora una ricaduta ancora limitata sulla capacità degli italiani di accumulare nuovo risparmio. In un contesto di elevata incertezza, i consumatori hanno mantenuto un atteggiamento prudente, probabilmente in attesa di conferme sulla sostenibilità della ripresa dell’occupazione. In assenza di pressioni al rialzo sul fronte delle retribuzioni, l’occupazione resta la determinante fondamentale del recupero del reddito disponibile delle famiglie. Queste, che possono vantare un livello di indebitamento relativamente basso, dovrebbero continuare a beneficiare della maggior disponibilità ad erogare credito da parte del sistema bancario, confermata recentemente dalla Banca d’Italia”.

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