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9/7/2016
Oltre a un ceo transalpino, Philippe Donnet, ora le Assicurazioni Generali si ritrovano anche un nuovo azionista dalla Francia: Société Générale. Al 29 agosto la banca transalpina, stando agli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti, deteneva una partecipazione aggregata in Generali del 4,171%, di cui una partecipazione con diritti di voto per lo 0,9%, una partecipazione potenziale per l'1,557% e posizioni lunghe per l'1,71%.
La quota in Generali è stata dichiarata oggi dall'istituto francese in ottemperanza alla direttiva Transaparency II, in vigore da qualche settimana, che introduce nuove norme di contabilizzazione delle posizioni, con l'inclusione degli strumenti derivati: nel caso delle partecipazioni effettive, infatti, la soglia che fa scattare l'obbligo di comunicazione è al 3% (5% per le partecipazioni aggregate). Société Générale, come ricostruito dalle agenzie stampa, è arrivata a detenere il 5,8% come "partecipazione aggregata" per scendere poi a fine agosto al 4,17%.
Il gruppo bancario francese, presieduto dall'italiano Lorenzo Bini Smaghi, diventa così il secondo socio del Leone dietro Mediobanca (13,465%) e davanti ad azionisti di peso quali il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone (3,003%), il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio (2,002%) e People's Bank of China (2,009%). L'incursione estiva di SocGen fa aumentare la presenza in ambito finanziario dei colossi francesi: Crédit Agricole e BNP Paribas controllano rispettivamente Cariparma e BNL, e va ricordata anche la joint venture assicurativa di lungo periodo tra AXA e Banca Mps.
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