Mediobanca chiude l'esercizio con un utile di 465 milioni di euro rispetto a perdite per 176 milioni un anno fa. I ricavi si attestano a 1.819 milioni (+12%) rispetto ai 1.628 milioni dell'anno precedente. L'istituto di Piazzetta Cuccia si è portato al 6,2% di Rcs a fine giugno. L'istituto era al 14,93% del gruppo editoriale nel giugno 2013. Passando alle divisioni, il private banking chiude con un utile di 50,7 milioni (41,1 milioni lo scorso esercizio) con ricavi in aumento (da 138 a 140,2 milioni) per le maggiori commissioni (78,1 milioni contro 70,4 milioni) e la tenuta del margine di interesse (40,3 milioni contro 40,8 milioni).

Da segnalare l'evoluzione di CheBanca! da banca diretta a wealth manager: la perdita netta quest'anno è di 25,1 milioni, in lieve calo rispetto allo scorso anno (-27,8 milioni), per l’aumento dei ricavi (+16,6%) bilanciato da maggiori costi di struttura (+10,2%) e del rischio (+11,2%). La raccolta indiretta però è raddoppiata in 12 mesi passando da 657 a 1.465,6 milioni, di cui 398,7 milioni relativi a prodotti di risparmio gestito, grazie all’avvio della piattaforma online dedicata ai fondi comuni. L'a.d. di Mediobanca Alberto Nagel si è detto non soddisfatto della redditività complessiva della banca: "Non siamo ancora pienamente soddisfatti della nostra redditività. Ci sono luci e ombre, dobbiamo concentrarci sulle ombre. Dobbiamo aumentare il ritorno sul capitale nel Cib e migliorare i ritorni del retail".